Sondaggi elettorali, cosa succederebbe se si tornasse al voto oggi?
I dati reali sulle elezioni politiche ancora riecheggiano nelle orecchie dei sondaggisti italiani. I numeri errati previsti a due settimane dal voto hanno sollevato un polverone sull'intera categoria, che ad una settimana dalla tornata elettorale prova a riscattarsi con le prime rilevazioni post-voto. Quella realizzata da Lorien Consulting ci dice una cosa importante: in caso di nuove elezioni il Movimento Cinque Stelle otterrebbe il 28,5%, tre punti percentuali in più rispetto ad otto giorni fa. Secondo Lorien il "partito" di Grillo si attesterebbe soli 3,4 punti dall'intera coalizione di centrosinistra l (31,9%). In tal senso, c'è da dire che ad accrescere il proprio consenso è anche il Pd (+3,6%) che sale al 29%. Sale anche il PdL, di ben 4,9 punti, volando al 26,5% e trascinando la coalizione di centrodestra al 31%.
Chi perde, invece, è tutto lo schieramento dei partiti minori. Sinistra Ecologia Libertà di Nichi Vendola in calo di 0,7 punti (solo al 2,5%), così come la Lega Nord dello -0,6 (al 3,5%). Ma nel sondaggio di Lorien viene evidenziato sopratutto il crollo della coalizione centrista che passa dal 10,6% conquistato alle elezioni al 5,6% attuale. In particolare è il partito del premier uscente Mario Monti a subire di più la "mazzata" post-elettorale, ma perdono anche gli altri "partitini" che lo appoggiavano: Scelta civica (5%) perde il 3,3%, l’Udc (0,5%) l’1,3% e Fli (0,1%) lo 0,4%.
Questa la tabella relativa al sondaggio post-elettorale di Lorien Consulting: