Sondaggi elettorali, continua l’emorragia di voti per il M5S: sono al 23,5%
Il sondaggio realizzato da IndexResearch per il programma tv ‘Piazza Pulita' mostrano che il M5S non sta recuperando consensi, nonostante il ritorno di Alessandro Di Battista, che sta provando a recuperare il terreno che i pentastellati hanno ceduto a Matteo Salvini. Il caso Sea Watch della scorsa settimana, con la vicenda dei 47 migranti bloccati a bordo della nave della ong al largo di Siracusa, non ha scalfito il bacino elettorale del vicepremier leghista: il Carroccio rimane il primo partito, con il 33,7%, raddoppiando quasi il risultato dello scorso 4 marzo, quando portò a casa il 17,4%. Per il M5S continua una discesa che sembra inesorabile, se si considera il 32,7% reale ottenuto alle ultime politiche: i grillini sono dati al 23,5%. Stabile invece il Partito Democratico, che si attesta al 17,5%, segno che la corsa per le primarie del prossimo 4 marzo non ha ancora portato una ventata di fiducia tra gli elettori dei dem.
Per quanto riguarda il centrodestra all'opposizione, Forza Italia arranca, con il 7,9%. La performance di Fratelli d'Italia non fa registrare grosse novità: il partito di Giorgia Meloni è al 4,3%. +Europa cresce lievemente, se si votasse oggi potrebbe contare sul 2,7% dei voti, con un +0,2% rispetto alla rilevazione fatta l'11 gennaio dallo stesso istituto, superando quindi il risultato ottenuto il 4 marzo (2,5%). Potere al Popolo perde invece lo 0,2% e si ferma al 2,0%. Mentre altri partiti della Sinistra, come Mdp e Sinistra italiana, complessivamente raggiungono il 2,9%.
La lista di Carlo Calenda non convince
Agli intervistati è stato chiesto di esprimersi sulla proposta dell'ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, che vorrebbe proporre una lista unitaria di sinistra europeista per le elezioni di maggio, che si chiamerà appunto ‘Siamo Europei'. Per la maggior parte degli intervistati il progetto non sembra avere molte possibilità di successo: lo voterebbero solo il 20,2% degli intervistati, mentre il 54,9% è orientato per il ‘no'.
Il processo a Salvini per il caso Diciotti
È stato chiesto da IndexResearch di esprimersi in merito all'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro degli Interni Matteo Salvini per il caso della nave Diciotti. Ecco i risultati: i ‘no' vincono con il 45,7%, mentre secondo il 39,9% delle persone interrogate il processo sarebbe giusto. Gli indecisi ammontano al 14,4%. Dati che si discostano lievemente dalla rilevazione diffusa da Emg Acqua lo scorso venerdì: secondo quel sondaggio solo il 38 per cento ritiene che il vicepremier dovrebbe affrontare un processo, mentre per il 575 degli intervistati il Senato dovrebbe votare contro l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini.