Sondaggi elettorali, continua inesorabile il calo della Lega: il Pd si riavvicina
Le difficoltà della Lega, dopo la decisione di Matteo Salvini di far cadere il governo, proseguono. Nonostante il Carroccio rimanga, stando agli ultimi sondaggi, nettamente in testa, si riavvicinano gli altri partiti e il calo di consensi della Lega è evidente, soprattutto rispetto alle elezioni europee di maggio. Una rilevazione effettuata da Tecnè per Quarta Repubblica evidenzia come il partito di Matteo Salvini si fermi oggi al 31%: un dato ben lontano dal 34,3% delle europee e, ancor di più, dalle cifre intorno al 37-38% fatte registrare a inizio estate.
Si riavvicina il Partito Democratico: la strategia adottata dal partito di Nicola Zingaretti, che ha riportato i dem al governo, sembra pagare in termini di consensi. Ora il Pd si attesta al 24,6%, in costante crescita rispetto al 22,7% raccolto alle europee. Si riduce, così, la distanza dalla Lega, ora avanti solo di poco più di sei punti. Si ridimensiona, allo stesso tempo, anche il margine tra i dem e il Movimento 5 Stelle, in netta risalita: oggi i pentastellati fanno registrare un 21,5% che è superiore di circa 4,5 punti percentuali rispetto al dato di maggio, quando alle elezioni europee i 5 Stelle si fermarono al 17,1%.
Nel centrodestra continua l’emorragia di voti di Forza Italia: il partito di Berlusconi perde un punto percentuale rispetto alle europee e si ferma al 7,8%. Ora è tallonato da vicino da Fratelli d’Italia, che guadagna lo 0,5% rispetto a maggio e si attesta al 7%. Nel centrosinistra è in calo +Europa, che passa dal 3,1% delle europee al 2,5% di oggi. Scende anche Europa Verde che si ferma all’1,6%, così come La Sinistra (oggi all’1,5%). Alto il tasso di astensione, registrata al 46,8%.
Sondaggi, la fiducia al governo Conte 2
Il sondaggio realizzato da Tecnè è stato diffuso da Quarta Repubblica nella serata di lunedì 2 settembre; prima, dunque, che si chiudesse l’accordo sul nuovo governo e che i ministri prestassero giuramento al Quirinale. Agli elettori veniva chiesto anche se sarebbero stati disposti a votare la fiducia a un nuovo esecutivo M5s guidato da Giuseppe Conte. Voterebbe la fiducia il 30% del campione, una percentuale più alta tra gli elettori del Pd (66%) e del M5s (52%). Non voterebbe la fiducia, invece, il 55% degli intervistati: tra questi anche il 26% degli elettori dem e il 44% di quelli pentastellati.