Sondaggi elettorali, Conte non basta: in tutti gli scenari il centrodestra è nettamente avanti
Anche dopo la crisi di governo, la figura di Giuseppe Conte resta centrale negli equilibri politici. A dimostrarlo sono anche i sondaggi, come quello effettuato dall’istituto Noto per Porta a Porta. Una rilevazione in cui vengono tratteggiati tre scenari: uno con gli attuali partiti, due in cui invece la figura del presidente del Consiglio uscente diventa decisiva: o perché leader del Movimento 5 Stelle o perché alla guida di un suo personale partito. In tutti e tre i casi, però, la maggioranza sarebbe rappresentata dal centrodestra e l’alleanza tra M5s, Pd, Leu e anche l’eventuale partito di Conte sarebbe nettamente indietro.
Le intenzioni di voto secondo i sondaggi
Il primo scenario è quello con i partiti attuali, senza ruoli particolari per Conte. La Lega sarebbe in testa al 24%, seguita dal Pd al 19%, da Fratelli d’Italia al 16,5% e dal Movimento 5 Stelle al 15%. Più lontana Forza Italia al 7%, così come Italia Viva e Azione che si attestano al 3%. Leu sarebbe al 2%, così come Cambiamo. Il centrodestra – formato da Lega, Fdi, Fi e Cambiamo – raggiungerebbe il 49,5%. Mentre l’alleanza tra Pd, M5s e Leu non andrebbe oltre il 36%: pur aggiungendo Iv saremmo solamente al 39%.
Il secondo scenario: cosa cambia con il partito di Conte
La nascita di un eventuale partito di Giuseppe Conte cambierebbe molto le carte in tavola, ma non gli equilibri tra le coalizioni. In testa ci sarebbe sempre la Lega al 24%, seguita da Fdi al 16,5%. Solamente il 15% raccoglierebbe il Pd, esattamente gli stessi voti del partito di Conte. Si fermerebbe al 10% il Movimento 5 Stelle, mentre scenderebbe al 6% Forza Italia. Italia Viva sarebbe al 2,5%, Azione al 2% così come Cambiamo, mentre Leu si fermerebbe all’1%. Il centrodestra otterrebbe il 48,5% dei consensi, l’alleanza che ha sostenuto il governo Conte bis (compresa Iv) il 43,5%: qualcosa in più rispetto allo scenario attuale, ma sempre molto meno del centrodestra.
Cosa succederebbe nei sondaggi se Conte fosse leader M5s
Il terzo scenario considera Giuseppe Conte come leader del Movimento 5 Stelle. La Lega otterrebbe il 24% dei voti, ma a seguirla più da vicino sarebbe proprio il M5s, al 20%. Il Pd si fermerebbe al 18%, con Fdi al 16,5%. Forza Italia sarebbe al 7%, Italia Viva e Azione al 2,5%, mentre Leu e Cambiamo al 2%. Il centrodestra sarebbe al 49,5%, mentre l’alleanza del governo Conte bis non andrebbe oltre il 42,5%.