Sondaggi elettorali, come si spostano i consensi con il partito di Conte: chi perde più e chi meno
La crisi di governo non giova a nessuno dei principali partiti. Né ai loro leader. L’ultimo sondaggio realizzato da Emg per la Rai evidenzia un calo che riguarda quasi tutti: dalla Lega al Movimento 5 Stelle, passando per Fratelli d’Italia. Guadagna, tra i primi partiti, solo Forza Italia. Tra i leader, invece, quasi nessuno riesce ad aumentare i suoi consensi. La stessa rilevazione, inoltre, stima quanto può valere un partito di Giuseppe Conte e quanto possa scombinare gli attuali equilibri, portando via voti soprattutto a Pd e Movimento 5 Stelle, ma non solo.
Le intenzioni di voto nei sondaggi
Secondo il sondaggio Emg la Lega sarebbe in testa con il 23,9%, anche se in calo dello 0,2% rispetto alla settimana precedente. Stabile il Pd al 20,1%, mentre è in calo dello 0,3% Fratelli d’Italia al 15,8%. Perde lo 0,1% il Movimento 5 Stelle, ora al 13,9%. Unico tra i grandi partiti a guadagnare è Forza Italia (+0,1%), arrivando al 7,7%. Stabile Italia Viva al 4,1%, mentre sono in leggera crescita Azione (3,7%) e Leu (2,8%). Al 2,1%, poi, troviamo Europa Verde e +Europa, mentre chiude Cambiamo all’1,1%.
Come cambiano i sondaggi con il partito di Conte
Nel caso in cui ci fosse anche un partito di Conte cambierebbero molto gli equilibri. In testa ci sarebbe sempre la Lega, ma fermandosi al 23,1% (+0,8% rispetto allo scenario senza un partito di Conte). Con un vantaggio però più netto sul Pd, al 16,6% e in calo di 3,5% rispetto allo scenario precedente. Stabile sarebbe Fdi, al 15,8%, mentre il partito di Conte si attesterebbe al 10,2%. A perdere più consensi sarebbe il Movimento 5 Stelle: 5% in meno e 8,9%. Perdono consensi anche Forza Italia (6,5%, con oltre un punto percentuale perso) e Azione (al 3,5%). Italia Viva è stabile al 4,1%, mentre Leu perde qualcosa e si ferma al 2,7%. Al 2% troviamo Europa Verde e +Europa, all’1% Cambiamo.
Sondaggi elettorali, la fiducia nel leader
Per quanto riguarda la fiducia nei principali leader, in vetta c’è sempre Giorgia Meloni, al 39%, nonostante un lieve calo dell’1%. Con lei al 39% c’è anche Giuseppe Conte. In calo Matteo Salvini al 33%, raggiunto da Luca Zaia. Al 32% troviamo Stefano Bonaccini, al 28% Roberto Speranza e Silvio Berlusconi e al 27% Nicola Zingaretti e Roberto Fico. Stabile al 24% Giovanni Toti, raggiunto da Carlo Calenda (unico leader in crescita). Più indietro Luigi Di Maio (al 21%) e molto indietro chiudono la graduatoria Matteo Renzi, al 13%, e Vito Crimi all’11%.