Sondaggi elettorali: coalizione di centrodestra sfiora il 50%, Azione crolla dopo lo strappo dal Pd
Il centrodestra a un passo dalla maggioranza assoluta e Azione crolla al 2% dopo lo strappo dal Partito democratico. Sono questi gli elementi più rilevanti emersi dall'ultimo sondaggio politico elettorale realizzato da YouTrend e Agenzia Quorum per Sky Tg24. Secondo la rilevazione la coalizione guidata da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia arriverebbe al 49,1%, mentre il centrosinistra di Partito democratico, +Europa, Sinistra italiana ed Europa Verde si fermerebbe al 27,4%. Il Terzo Polo, a cui stanno lavorando Matteo Renzi e Carlo Calenda arriverebbe appena al 4,8%, con un tonfo di quest'ultimo dopo la rottura del patto con i dem. Il Movimento Cinque Stelle, in corsa in solitaria, riuscirebbe a raggiungere l'11% secondo il sondaggio.
Vediamo quindi le intenzioni di voto in vista del 25 settembre. La forza politica più votata, come del resto emerge anche dai sondaggi degli altri istituti, sarebbe Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni al 24,2%. Gli altri principali alleati nel centrodestra, Lega e Forza Italia, potrebbero contare rispettivamente sul 14% e sull'8,9% dei consensi dell'elettorato italiano. Aggiungendo anche i voti ai partiti minori, la coalizione arriverebbe molto vicina alla soglia della maggioranza assoluta.
Il secondo partito più votato, però, sarebbe il Partito democratico. I dem, secondo il sondaggio, otterrebbero infatti il 22,3%. La coalizione di centrosinistra, poi, potrebbe contare anche sul 3,9% di Sinistra italiana/Europa Verde, sull'1,6% di +Europa e sull'1,5% di Impegno Civico di Luigi Di Maio.
Al di là delle coalizioni ai due poli, bisogna poi tenere in considerazione il 10,6% del Movimento Cinque Stelle. Anche Italexit riuscirebbe, secondo la rilevazione, a superare la soglia di sbarramento, raggiungendo il 3,2%. Italia Viva, invece, è dato al 2,2%, appena davanti ad Azione al 2%.
Infine il sondaggio indica anche una grossa fetta tra indecisi e astenuti: questi sarebbero il 38,7%. È quindi chiaro che, al netto delle intenzioni di voto e dei sondaggi, ancora molto potrebbe cambiare da questo momento al 25 settembre.