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Opinioni

Sondaggi elettorali: battaglia al Senato, testa a testa in Lombardia, Sicilia e Campania

“La partita per la governabilità del paese si giocherà al Senato e le regioni – chiave saranno Sicilia, Lombardia e Campania”. A confermarlo un sondaggio de Il Sole 24 Ore.
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articolo-(porcellum)

Come vi raccontavamo ieri, i limiti e le incongruenze del Porcellum hanno determinato una situazione decisamente anomala ed è abbastanza chiaro che la partita decisiva per la governabilità del Paese si giocherà al Senato. Alla Camera in effetti non dovrebbero esserci dubbi, con la coalizione PD – SEL – PSI che dovrebbe (salvo clamorose oscillazioni dei flussi di consenso) conquistare la maggioranza assoluta dei seggi. Le stime in tal senso sono abbastanza chiare, così come pochi dubbi vi sono sul fatto che il centrosinistra dovrà giocare fino in fondo la partita in alcune regioni chiave: Lombardia e Sicilia su tutte, ma anche Piemonte, Lazio e Campania. Proprio in queste regioni, l'istituto Ipsos ha realizzato per Il Sole 24 Ore sondaggi estremamente interessanti che restituiscono con chiarezza il quadro della situazione.

In Lombardia, in particolare, la coalizione di centrosinistra guidata da Bersani si fermerebbe al 32,5%, risultato praticamente identico a quello del centrodestra (PDL + Lega), con Monti al 16,3%, Grillo all'11,5% ed Ingroia al 5,6%. In Sicilia l'incertezza sarebbe ancora maggiore, con Pdl – Lega al 27%, PD – Sel al 22,9%, Movimento 5 Stelle al 19,8%, Lista Monti al 16,2%, Movimento arancione all'11%. Vittoria larga della coalizione di Bersani invece in Lazio e Piemonte, mentre in Campania la partita sarebbe stata riaperta proprio dalla nascita della coalizione guidata da Antonio Ingroia e sostenuta dal Sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Al momento, infatti, Bersani raccoglierebbe il 30,5% dei consensi, Berlusconi (?) il 28,5%, Monti il 14,2%, Grillo (?) il 13% ed Ingroia l'11,2%. Un dato interessante anche perché tra Campania, Lombardia e Sicilia ballano 35 seggi (su un totale di 102), sufficienti a spostare gli equilibri a Palazzo Madama. E, aggiungiamo noi, dalle rilevazioni manca anche il Veneto che, con la ritrovata alleanza fra Lega e Pdl, potrebbe essere in bilico tra centrodestra e centrosinistra.

Nel complesso inoltre bisogna sempre considerare la composizione finale del Senato:

Nel caso in cui il centrosinistra riuscisse ad imporsi in tutte le Regioni otterrebbe circa 178 senatori. Se vincesse in tutte le Regioni tranne la Lombardia, otterrebbe comunque 165 seggi (170 nel caso in cui vincesse in Lombardia ma perdesse o in Veneto o in Sicilia); anche se perdesse in due Regioni, vincendo in Lombardia il centrosinistra avrebbe una risicata maggioranza (160 seggi). In tutti gli altri casi la coalizione guidata da Bersani non avrebbe la maggioranza assoluta dei seggi a Palazzo Madama

Insomma, alla luce di simili valutazioni acquistano grande peso anche i recenti avvenimenti politici, con la riproposizione dell'asse Pdl – Lega al Nord, il "recupero" di Micciché e Mastella al Sud e la contemporanea discesa in campo di Ingroia che finirebbe in qualche modo per danneggiare il centrosinistra. Un problema in più per Pierluigi Bersani, consapevole che ancora una volta la partita si vincerà all'ultimo minuto di una campagna elettorale mai così complessa.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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