Sondaggi, dal crollo della Lega all’ascesa di Fdi: in un anno Meloni recupera il 17% a Salvini
La Lega resta in testa, con un margine però nettamente ridotto rispetto al passato sul Pd. Il Movimento 5 Stelle è ancora davanti a Fratelli d’Italia, ma il partito di Giorgia Meloni continua ad avanzare e supera la soglia del 15%. L’ultimo sondaggio di Demopolis per la trasmissione di La7, Otto e Mezzo, fa registrare la Lega al 26%, con quasi cinque punti di vantaggio rispetto al Pd, ora al 21,2%. Il Movimento 5 Stelle si attesta al 15,8%, mantenendo un leggero vantaggio su Fratelli d’Italia, ora al 15%. Forza Italia si attesta al 6%, mentre La Sinistra (ovvero Sinistra italiana e Leu) è al 3,4%. Di poco davanti a Italia Viva, ora al 3,2%. Azione non va oltre il 2,5%, mentre nessun altro partito riesce a superare la soglia del 2%. Gli indecisi sono il 19%, mentre l’affluenza stimata è del 68%.
Sondaggi, il trend delle intenzioni di voto
Il sondaggio di Demopolis evidenzia anche il trend registrato dalle europee del maggio 2019 ad oggi. In poco più di un anno la Lega ha perso oltre otto punti, dal 34,3% al 26% odierno. Sono mediamente stabili, anche se entrambi in leggero calo, il Pd e il Movimento 5 Stelle. Mentre è notevole la crescita di Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni ha quasi triplicato i suoi consensi in un anno, passando dal 6,4% delle europee al 15% di oggi. La distanza tra il primo e il quarto partito si è quindi notevolmente ridotta: dal 28% di un anno fa ai soli 11 punti di differenza di oggi.
La fiducia in Conte secondo i sondaggi
Il 52% degli italiani esprime fiducia nel presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mentre il 38% dà parere negativo e il restante 10% non ha un’opinione precisa in merito. Confrontando il dato di oggi con quello dello scorso anno, vediamo che allora la fiducia per Conte si attestava al 49%. Poi c’è stato un dato sceso a luglio al 45% (quando c’era ancora il governo M5s-Lega), un cambio di governo e un crollo al 40% dopo l’approvazione della manovra targata M5s-Pd. Poi la nuova crescita della fiducia nel presidente del Consiglio durante l’emergenza Coronavirus, con un picco vicino al 60% e l’attuale dato del 52%.