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Sondaggi, crolla il consenso del governo: insoddisfatto il 60% degli italiani

La luna di miele tra il governo Conte e gli italiani sembra ormai finita: il 60,5% si dice insoddisfatto dell’operato dell’esecutivo. Per quanto riguarda le elezioni europee, il primo partito resta la Lega, con un netto vantaggio sul Movimento 5 Stelle. Più indietro il Partito Democratico e Forza Italia.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il giudizio degli italiani sul governo cambia e diventa sempre più critico. La luna di miele tra l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte e gli elettori sembra ampiamente finita: un sondaggio effettuato da Quorum/YouTrend per Sky Tg24 e la trasmissione ‘Il Confine’ evidenzia l’insoddisfazione del 60,5% degli italiani. Si dice soddisfatto, invece, il 39,5%. Un dato che ovviamente si ribalta per quanto riguarda gli elettori dei due partiti di maggioranza: si dice soddisfatto il 93,5% dei leghisti e il 95,9% dei Cinque Stelle. C’è invece più fiducia verso la durata del governo: secondo il 47,2% degli intervistati continuerà anche dopo la fine del 2019, mentre per il 33,1% arriverà al massimo a dicembre 2019. Per un restante 19,7% il governo non andrà oltre le elezioni europee. Chiaramente esprimono più ottimismo gli elettori di Lega e M5s: per il 95,8% di loro l’esecutivo andrà oltre dicembre 2019, mentre solo lo 0,1% ritiene che arriverà solamente fino alle europee.

Per quanto riguarda le intenzioni di voto in vista delle europee, il sondaggio realizzato per Sky Tg24 evidenzia come il primo partito sia quello degli indecisi: il 33,2% degli intervistati non andrà a votare, mentre il 9,6% non sa ancora per chi potrebbe farlo. Tra il restante 57,2% del campione, il primo partito è la Lega, con il 32,9%. Segue, a distanza, il Movimento 5 Stelle al 24,3%. Più indietro il Pd al 18% e Forza Italia al 10,3%. Mentre Fratelli d’Italia si attesta al 5,1%. In caso di lista del Pd con altre forze ‘anti-sovraniste’, i consensi sarebbero del 20,1%. In caso di elezioni politiche, invece, la rilevazione mostra che una eventuale coalizione di centrodestra con Lega, Forza Italia e FdI, i tre partiti raccoglierebbero il 42,7% contro il 48,3% dato dalla somma delle tre liste separate.

La flat tax e gli 80 euro

Lo stesso sondaggio chiede anche agli italiani un giudizio su alcune misure di cui si discute negli ultimi mesi. Per quanto riguarda l’introduzione della flat tax, si dice contrario l’82,4% degli intervistati, mentre è a favore solo il 17,6%. L’80% ritiene invece ingiusto che le Regioni più ricche abbiano più autonomia, contro un 20% a favore. Per quanto riguarda i singoli elettorati, sono più favorevoli alla flat tax gli elettori della Lega (57,2%), ma molto meno quelli dei Cinque Stelle: il 90% è contrario. Per le autonomie discorso simile, con la metà degli elettori della Lega a favore e il 97,6% degli elettori Cinque Stelle contrari. Sono favorevoli soprattutto gli abitanti del Nord Ovest e del Nord Est, quasi tutti contrari quelli del Centro, del Sud e delle Isole.

Ancora, si chiede un parere anche sulla Tav: il 65,5% si dice a favore della realizzazione dell’alta velocità Torino-Lione. Contrario il 34,5%. Altissimo il dato dei favorevoli tra i leghisti (96,2%), mentre sono contrari molti degli elettori Cinque Stelle (65,9%). Infine, il 78,5% degli elettori non vuole abolire la misura degli 80 euro introdotta da Matteo Renzi. Si dice favorevole a eliminarli solo il 21,5% degli intervistati.

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