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Sondaggi, cresce FdI e scende la Lega: il partito di Salvini a quasi 20 punti da quello di Meloni

Secondo l’ultima indagine di Noto Sondaggi, crescono sia Fratelli d’Italia che il Partito democratico, mentre perde consensi la Lega. Il partito di Matteo Salvini rimane a quasi venti punti di distanza da quello di Giorgia Meloni.
A cura di Annalisa Girardi
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Fratelli d'Italia e Partito democratico – rispettivamente prima forza politica di maggioranza e di opposizione – sono gli schieramenti che attirano maggiormente i consensi degli elettori. Ed entrambi, secondo l'ultima indagine realizzata dall’istituto demoscopico Noto Sondaggi per la trasmissione Porta a Porta, sono in crescita. Al contrario, il Movimento Cinque Stelle resta stabile e gli altri due partiti che compongono l'area di governo, cioè Lega e Forza Italia, risultano in calo. Questo, almeno, è quanto emerge dalle intenzioni di voto, che mostrano come si comporterebbero gli italiani se fossero richiamati oggi alle urne.

Vediamo nello specifico cosa dice il sondaggio di Noto. Come abbiamo detto, Fratelli d'Italia resta saldamente la prima forze politica nel Paese al 28,5%, in crescita rispetto allo scorso 17 ottobre di 0,5 punti percentuali. Anche il Partito democratico guadagna mezzo punto dall'ultima rilevazione, ma FdI mantiene un gap di vantaggio di otto punti e mezzo: i dem, infatti, si fermano al 20%.

Il Movimento Cinque Stelle rimane stabile in terza posizione al 17,5%, a una manciata di punti dal Pd. Giù invece la Lega che perde un intero punto percentuale e scende sotto la doppia cifra: il Carroccio si ferma infatti al 9,5%. Male anche Forza Italia, che scende di 0,5 punti percentuali e scivola al 7%. Delle cifre, queste ultime, che mostrano come – almeno secondo i sondaggi – tra i partiti che siedono al governo ci sia uno scarto di circa venti punti.

Per quanto riguarda le forze politiche minori, Azione e l'Alleanza Verdi e Sinistra si posizionano entrambe al 3,5%, guadagnando entrambe mezzo punto percentuale rispetto all'ultima rilevazione. Italia Viva, invece, resta stabile a 3%. Tutti gli altri partiti rimangono al di sotto della soglia di sbarramento e non entrerebbero quindi in Parlamento se gli elettori fossero richiamati oggi alle urne.

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