Sondaggi, chi vince le elezioni del 25 settembre: cresce ancora Fdi, in calo Pd e Lega
Per le elezioni del 25 settembre la favorita continua a essere la coalizione di centrodestra. Lo dice il sondaggio realizzato dall'istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24, diffuso oggi dal canale all news. Rispetto all'ultima rilevazione il centrodestra cala al 47,3% (era al 48,5% la scorsa settimana) così come il centrosinistra scende al 28,5% (era al 29,5% la scorsa settimana).
Nel dettaglio, Fratelli d'Italia resta il primo partito con al 24,2% (24,1% nella precedente rilevazione), seguito dal Partito Democratico al 21,9% (22,3%). La Lega registra un 13,5% (13,8% nella precedente rilevazione) mentre il M5S, se si votasse oggi, avrebbe il 12,1% (11,1%). Forza Italia è all'8,1% (8,7%); Azione/Italia Viva sono dati al 5,2% (5,3%); Sinistra italiana/Europa Verde si attestano al 3,5% (3,2%); Italexit al 2,6% (2,5%); +Europa al 2,2% (2,9%); Noi Moderati all'1,5% (1,9%); Impegno Civico è allo 0,9% (0,7%).
Aumenta la quota di indecisi e astenuti, che arriva al 42% dal 38,8%. In base al Sondaggio, le figure in cui gli italiani ripongono maggiormente fiducia sono ancora il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (61%) e il Presidente del Consiglio uscente Mario Draghi (54%). Seguono i leader di partito Giorgia Meloni (39%); Giuseppe Conte (34%), Matteo Salvini (29%), Silvio Berlusconi (29%), Emma Bonino (25%), Enrico Letta (24%), Luigi Di Maio (18%), Carlo Calenda (19%) e Matteo Renzi (17%). Infine, da quanto si evince dalla rilevazione, continua ad essere positivo il giudizio sull'operato del Governo uscente (57%) guidato da Mario Draghi.
Il 90% degli italiani preoccupato per il caro bollette
Secondo il sondaggio di Quorum/YouTrend, il 90% degli italiani è preoccupato per l'arrivo dell'inverno e le sue conseguenze per il caro bollette. Dalla rilevazione emerge anche un ritorno di interesse per la questione Ucraina, che dal punto di vista politico crea una spaccatura con una forte polarizzazione tra destra e sinistra. Se gli elettori di centrosinistra sono convinti che la scelta di sanzionare la Russia sia stata giusta (71%) e con loro anche gli elettori di Lega (47%) e Forza Italia (52%), dall'altra parte gli elettori del primo partito d'Italia, Fratelli d'Italia, sostengono che sia stato un errore (55%).
C'è invece indecisione su chi tutelare tra il sistema produttivo e i cittadini in maniera prioritaria: il 34% degli italiani sostiene che si dovrebbe dare precedenza ai cittadini, il 36% alle industrie. La visione "industrialista" è vista soprattutto da destra (44% vs 30%) mentre a sinistra prevale, in tono minore, la tutela dei cittadini (44% vs 40%). Solo gli elettori di M5S (40% vs 31%) e Terzo Polo (48% vs 34%) sono più chiaramente schierati verso i cittadini.
In questa situazione, anche il ricorso al nucleare acquista un nuovo peso, infatti il 45% degli italiani valuta come una strada praticabile quella di investire su questa fonte di energia per difendersi da future crisi energetiche, contro un 37% che è contrario. Anche qui si nota una spaccatura tra centrodestra nettamente "nuclearista" (76%) in tutti i suoi partiti, così come gli elettori del Terzo Polo (84%). Contrari centrosinistra (47%) e Movimento 5 Stelle (53%).