Sondaggi, chi sarà il più votato alle elezioni: Fratelli d’Italia al 25%, Pd al 22,4%. Lega terza
Mancano poco più di due settimane al voto del 25 settembre, e i principali partiti cercando di recuperare punti prima della chiusura della campagna elettorale. Il centrodestra continua a essere il favorito nella corsa, trainato da Giorgia Meloni: se si votasse oggi otterrebbe il 46,5% dei consensi, con una possibile oscillazione tra il 44% ed il 49%.
Staccata di quasi 18 punti risulta la coalizione di centrosinistra, che si attesta per il momento al 29%. Il M5S, in ripresa, si collocherebbe al 12,8%, il Terzo Polo di Calenda e Renzi al 7%. È l'ultima fotografia sul peso dei partiti scattata dall'Istituto Demopolis, prima del black out elettorale previsto dalla legge. Dopo il 9 settembre infatti non sarà più possibile diffondere le intenzioni di voto degli elettori. L'Istituto diretto da Pietro Vento ha realizzato una simulazione sull'attribuzione dei 400 seggi a Montecitorio.
La coalizione di centrodestra – secondo i dati Demopolis – otterrebbe alla Camera un'ampia maggioranza, conquistando 246 deputati (con una forbice tra 234 e 258). Il centrosinistra si fermerebbe a poco più di 90 seggi; 34 deputati andrebbero al Movimento 5 Stelle, 18 al Terzo Polo, 8 ad Italexit (nel caso di raggiungimento della soglia del 3%), 2 a SVP.
Analizzando il consenso alle forze politiche a 18 giorni dal voto, Fratelli d'Italia sarebbe primo partito con il 25% (con una forbice tra il 22% e il 28%): oltre 2 punti e mezzo di vantaggio sul Partito Democratico di Letta, posizionato al 22,4%. La Lega di Salvini arriverebbe terza, con il 13,5%, il Movimento 5 Stelle di Conte avrebbe il 12,8%.
Quasi appaiate risultano la lista Azione-Italia Viva al 7% e Forza Italia al 6,9%; Sinistra-Verdi si attestano al 3,5%, Italexit al 3%. Mentre iniziano i giorni decisivi della campagna elettorale ed oltre un quinto di elettori si dichiara ancora indeciso, avrebbero per il momento tra il 3 e l'1,4 per cento +Europa, Impegno Civico, Noi Moderati e Unione Popolare.
La fotografia sul peso dei partiti, scattata per il programma Otto e Mezzo, è ovviamente destinata a mutare ed evolversi negli ultimi 15 giorni che precedono l'appuntamento elettorale. "A poco più di 2 settimane dal voto – spiega il direttore dell'Istituto Demopolis Pietro Vento – il consenso resta ancora mobile: tra quanti immaginano di recarsi alle urne, il 67% ha già un orientamento preciso; il 12% esprime un'intenzione di voto, ammettendo però che potrebbe cambiare idea nei prossimi giorni. Il 21% degli elettori è ancora indeciso sulla scelta da compiere".
L'affluenza stimata oggi da Demopolis è del 68%, in calo di 5 punti: voterebbero di fatto 2 milioni e mezzo di italiani in meno rispetto alle Politiche del 2018.