Solo il 13% degli elettori del Pd sta con la Cgil

Solo ieri vi abbiamo raccontato delle polemiche seguite alla decisione della Cgil di indire lo sciopero generale contro la riforma del mercato del lavoro per il 5 dicembre: una scelta che aveva alimentato ben più di qualche polemica, con i renziani che hanno sostanzialmente accusato il sindacato di aver scelto strumentalmente la data del 5 dicembre in modo da “allungare” il Ponte dell’Immacolata (festività che quest’anno cadrà l’otto dicembre). Una polemica che restituisce la profondità della ferita fra sindacato e Partito Democratico, per nulla rimarginatasi dopo l’annuncio dell’accordo fra la maggioranza e la minoranza sulle modifiche al Jobs Act che consentiranno di evitare l’apposizione della questione di fiducia sul provvedimento del Governo.

In questo quadro, assume un rilievo particolare il sondaggio realizzato dall’istituto SWG sulla fiducia degli italiani nella Cgil e nel Presidente del Consiglio, o meglio sulla loro valutazione dello scontro in atto. Ecco quanto riporta Pirone sul Messaggero: “Questa la domanda SWG: chi fra il governo Renzi e la piazza della Cgil interpreta meglio il rilancio economico dell’Italia? Fra i democrat si risponde così: il 73% si schiera con il governo; il 13% con le manifestazioni della Cgil e il 14% si ritira nel ”non so”. Qualche dubbio in più emerge fra gli elettori di Forza Italia fra i quali uno su quattro sta con la Camusso e il 52% con Renzi. E i grillini? La battaglia della Cgil viene sposata dal 45% del popolo pentastellato mentre solo il 15% di chi ha votato Grillo alle europee dà credito all’azione di Renzi. Il 40% dei grillini si rifugia dietro il ”non so”. Insomma, un segnale chiaro dell'orientamento degli italiani, ma anche un ulteriore motivo di preoccupazione per il sindacato, sempre più alle prese con la sfida della rappresentanza.