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Manovra 2024

Soldi ai privati per accorciare le liste d’attesa della sanità: la ricetta del governo Meloni

Con i tre miliardi destinati alla sanità nella manovra, il governo Meloni ha intenzione di finanziare gli straordinari di medici e infermieri e il pagamento di esami e visite specialistiche nelle strutture private per accorciare le liste d’attesa.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Appoggiarsi maggiormente ai privati convenzionati e pagare di più gli straordinari del personale sanitario. La strategia del governo Meloni per migliorare la sanità è sostanzialmente questa, due soluzioni per risolvere il problema più grande: la coda delle liste d'attesa. Anche perché di soldi non ce ne sono molti, perciò nessuna misura strutturale, né investimenti per aumentare gli organici. Non ci saranno nuove assunzioni, ma si chiederà a chi già lavora nella sanità pubblica italiana di fare uno sforzo in più. Gli straordinari, però, saranno pagati di più rispetto a ora, per cercare di convincere medici e infermieri a lavorare oltre l'orario stabilito per legge.

Per tutto il comparto sanità ci saranno circa 3 miliardi di euro nella manovra che domani arriverà in Consiglio dei ministri. Di questi, un terzo verrà investito per smaltire le liste d'attesa. Più precisamente, 300 milioni di euro verranno destinati a coprire gli straordinari del personale sanitario, che vedrà – probabilmente tramite una detassazione del lavoro extra – aumentare ancora il valore netto delle ore in più. Di assumere altri medici e infermieri, come dicevamo, non se ne parla assolutamente.

L'altra mossa del governo Meloni per smaltire le lunghe code nella sanità pubblica è appoggiarsi al settore privato: mezzo miliardo verrà destinato al pagamento di strutture convenzionate per lo svolgimento di esami e visite specialistiche. Insomma, l'obiettivo è – attraverso i 500 milioni di euro destinati a questa misura in manovra – accorciare le liste d'attesa e riportarle a un livello normale. In questo modo si giustifica l'intervento temporaneo per eccellenza. Inoltre, secondo quanto filtrato dal ministero della Salute la scorsa settimana, dovrebbe essere istituita anche un'autorità nazionale di vigilanza sui medici di base, per capire chi esagera con la prescrizione visite ed esami.

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