Smettere di sprecare il cibo per legge, si può fare
Approda oggi in Commissione Affari sociali della Camera la proposta di legge dedicata alla regolamentazione dell'uso delle risorse e al recupero dei cosiddetti "sprechi" alimentari e farmaceutici, presentata dalla deputata del Partito Democratico, Maria Chiara Gadda. Una legge simile a quella approvata in Francia pochi mesi fa, ma non identica: la versione italiana, infatti, punta alla semplificazione burocratica e a disciplinare tutti quei problemi che i potenziali donatori si trovano ad affrontare, non sempre di così facile soluzione. La versione francese, invece, ha approvato e introdotto il reato di "spreco alimentare" nel proprio ordinamento, che punisce chi infrange le regole con pene che possono arrivare fino a due anni di carcere.
Come dichiarato dall'Onorevole Gadda e riportato da Repubblica: "Oggi un qualsiasi soggetto economico che voglia donare eccedenze alimentari deve fare una dichiarazione preventiva almeno cinque giorni prima della donazione. Con la nuova legge basterà una dichiarazione consuntiva a fine mese". Cambierà, in pratica, proprio l'approccio attualmente esistente. Facilitando e semplificando i procedimenti da seguire per poter effettuare le donazioni, la platea dei soggetti potenzialmente interessati potrebbe aumentare e quindi gli sprechi ridursi notevolmente. "Questa legge si fonda sul concetto di dono, punire chi spreca serve a poco", ha concluso l'onorevole Gadda.
La presente legge persegue la finalità di ridurre gli sprechi per ciascuna delle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di prodotti alimentari, farmaceutici e di altri prodotti, attraverso la realizzazione dei seguenti obiettivi prioritari:
a) favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale, destinandole in via prioritaria all'utilizzo umano;
b) favorire il recupero e la donazione di prodotti farmaceutici e di altri prodotti a fini di solidarietà sociale;
c) contribuire alla limitazione degli impatti negativi sull'ambiente e sulle risorse naturali mediante azioni volte a ridurre la produzione di rifiuti e a promuovere il riuso e il riciclo al fine di estendere il ciclo di vita dei prodotti;
d) contribuire al raggiungimento degli obiettivi generali stabiliti dal Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, adottato ai sensi dell'articolo 180, comma 1-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e dal Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare previsto dal medesimo Programma e alla riduzione
della quantità dei rifiuti biodegradabili avviati allo smaltimento in discarica;
e) contribuire ad attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione dei consumatori e delle istituzioni sulle materie oggetto della presente legge, con particolare riferimento alle giovani generazioni.
La proposta di legge al vaglio della Camera è composta da 17 articoli e si propone non solo di regolamentare il recupero di queste risorse alimentari, ma anche di rimettere mano alle attuali normative dedicate alla sicurezza alimentare, al fine di evitare la creazione di fenomeni di evasione fiscale o l'insorgenza di alcune forme di mercato nero. Tante le novità che si vorrebbero introdurre, tra le quali una serie di incentivi fiscali per tutte quelle imprese e associazioni che doneranno le derrate alimentari in via di scadenza, come per esempio uno sconto proporzionale sulla tassa dei rifiuti, lo stanziamento da due milioni di euro per l'anno 2016 che verrà convogliato nel già esistente fondo legato al Tavolo degli Indigenti, oltre ad un ulteriore milione per il triennio 2016 – 2018 e un altro milione di euro per la produzione di campagne di sensibilizzazione dedicate alla promozione delle cosiddette "doggy bag", ovvero l'usanza "anti-spreco" già molto in voga negli Usa che consente ai clienti l'asporto dei propri avanzi di cibo. Non solo, la legge imporrà anche alla Rai di destinare una quota oraria dedicata alla promozione di comportamenti anti-spreco e inoltre introduce una regolamentazione dedicata alla donazione di farmaci non utilizzati, opzione studiata di concerto con il ministero della Salute. Insomma, il nuovo testo di legge, se venisse approvato, andrebbe a semplificare la vita a tutti quei soggetti economici ed enti benefici che in questi anni, all'atto della donazione, hanno incontrato numerose difficoltà burocratiche che hanno magari impedito di portare a compimento l'operazione.
E magari, anche se propriamente di spreco non si può parlare, la realizzazione di campagne di sensibilizzazione potrebbe modificare l'attuale approccio culturale alla questione e portarci a pensare che non sia esattamente necessario trasformare una galleria della Salerno-Reggio Calabria in un esclusivo salotto arredato con mobili di pregio e offrire un buffet da 120.000 euro al presidente del Consiglio in visita alla galleria di Mormanno, alla quale perfino lo stesso Matteo Renzi ha scelto di non partecipare, preferendo ripartire subito per Roma.