Smart working, cosa cambia con il dl Aiuti bis: verso la proroga per fragili e genitori di under 14
Da un lato la semplificazione delle comunicazioni, dall'altro la proroga per alcune categorie. Sullo smart working sono attese importanti novità nei prossimi giorni, confermate oggi con un comunicato dal ministro Orlando. La prima riguarda il prolungamento – proposto dal titolare del Lavoro – del regime di lavoro agile al 100% per tutti i soggetti fragili "maggiormente esposti a rischio di contagio" e genitori con figli sotto ai 14 anni. La misura è in scadenza il 31 luglio, ma si sta valutando – appunto – la proroga fino al 31 ottobre. O un rinvio di un paio di mesi almeno, fino a fine settembre. La novità dovrebbe rientrare nel decreto Aiuti bis, a cui il governo sta lavorando in questi giorni e che arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri all'inizio della prossima settimana.
Nello specifico ricordiamo che si tratta di dipendenti privati: nel primo caso devono essere famiglie in cui entrambi i genitori lavorano e nessuno dei due riceve prestazioni a sostegno del reddito (tipo la Naspi); nel secondo caso si tratta di quei lavoratori particolarmente a rischio se esposti al contagio da Covid, con valutazione fatta dal medico competente in base a età, patologie, comorbidità e immunodepressione.
Nel frattempo continuano i passi avanti per "rendere strutturale una procedura già ampiamente sperimentata nel periodo emergenziale", dice il ministro del Lavoro. Appunto, lo smart working. Nei giorni scorsi è passato un emendamento al decreto Semplificazioni, poi approvato dalla Camera e ora passato al Senato in attesa del via libera definitivo. La modifica – proposta dal ministero del Lavoro su indicazione delle parti sociali – rende strutturale il regime semplificato di comunicazione dello smart working da parte delle imprese.
Praticamente sta per succedere questo: fino al 31 agosto il lavoro agile continuerà ad essere stabilito unilateralmente dall'azienda, mentre a partire dal primo settembre si torna all'accordo individuale tra impresa e lavoratore. Questo prevedeva tutta una serie di documenti da allegare, che invece saranno semplificati in una semplice tabella con nomi, cognomi e giorni di smart: "Saranno così snellite, a regime, le procedure per i datori di lavoro e non si aggraveranno gli uffici ministeriali di adempimenti amministrativi ritenuti non necessari – spiega ancora Orlando – Centrale, nella riforma, è il definitivo superamento dell’obbligo di trasmissione dell’accordo individuale agli uffici ministeriali".