Smart working prorogato fino a fine anno nel settore privato: chi può lavorare da casa
Nel settore privato si potrà continuare a lavorare in smart working. La regola, introdotta durante la pandemia di Covid e prorogata di volta in volta nel corso degli anni, continuerà a valere per alcune specifiche categorie. Con un emendamento al decreto Lavoro, che il governo Meloni ha approvato il primo maggio e che attualmente è in fase di discussione in commissione in Senato, la maggioranza ha esteso il regime di lavoro agile per i genitori di figli under 14 e per le persone fragili. La scadenza era fissata al 30 giugno, ma con l'emendamento è slittata a fine anno. Fino al 31 dicembre, perciò, alcune categorie potranno continuare a lavorare in smart. Per il settore pubblico è ancora tutto da decidere.
Rinnovato lo smart working per fragili e genitori di under 14 nel privato
La proroga dello smart working nel settore privato riguarda i genitori di figli under 14 e le persone fragili. Le regole restano sempre le stesse: per i genitori che hanno figli sotto ai quattordici anni, il lavoro agile può essere richiesto solo da uno dei due, mentre l'altro deve essere a sua volta un lavoratore e non deve percepire alcun tipo di indennità (disoccupazione, reddito di cittadinanza e simili). Per quanto riguarda i fragili, invece, a far fede è la lista delle patologie autorizzata dal ministero della Salute.
Smart working nella pubblica amministrazione verso lo stop
L'emendamento approvato ieri, che prolunga il regime di smart working fino a fine anno per i lavoratori privati, non vale per chi è impiegato nel pubblico. Il ministro Zangrillo ha dettato una linea abbastanza chiara nelle ultime settimane, parlando ripetutamente di regole derivanti dal periodo pandemico, soprattutto per ciò che riguarda la norma sui genitori di under 14. Si sta riflettendo sulla possibilità di rinnovare lo smart per le persone fragili, ma dal Senato arriva la voce di un "approfondimento" in corso. La decisione finale arriverà martedì, una volta verificate le coperture e prima di inviare il testo all'Aula per il voto.