Smart working, arriva la proroga fino a fine anno per i lavoratori fragili e chi ha figli under 14
Lo smart working sarà prorogato fino a fine anno per i lavoratori fragili e i genitori di ragazzi e ragazze sotto ai 14 anni. Alla fine il prolungamento è arrivato. Dopo un lungo lavoro del ministro Orlando – che ha sempre sottolineato come per lui fosse una priorità – la misura non era rientrata nel decreto Aiuti bis varato dal governo Draghi prima della caduta dell'esecutivo. Ora, però, in fase di conversione in legge è stato inserito un emendamento ad hoc votato all'unanimità in Commissione, per includere proprio la proroga allo smart working per alcune categorie. L'esame del testo – bloccato per giorni sul nodo Superbonus – è ora in corso al Senato, e dovrà essere concluso in tempi stretti.
L'annuncio è arrivato dallo stesso Orlando, che ha twittato: "Prorogato fino al 31 dicembre lo smart working per i lavoratori fragili e per i genitori di figli con meno di 14 anni. In diverse occasioni, negli scorsi mesi, avevo proposto la proroga e mi ero impegnato affinché fosse approvata: promessa mantenuta".
Sempre sui suoi social, il ministro ha aggiunto: "La misura rappresenta un intervento fondamentale per tutelare le persone più fragili, i genitori con figli piccoli e continuare a garantire migliore conciliazione del tempo vita-lavoro grazie alla modalità agile". E ha ringraziato "le risorse del Ministero del lavoro" per essere riusciti a includere la misura.
L'emendamento, quindi, sposta il termine al 31 dicembre 2022. La misura costerà 18,66 milioni per il 2022, che verranno coperti per 8 milioni attraverso il Fondo sociale per l'occupazione del Ministero del lavoro e 10,66 milioni con riduzione del Fondo per le politiche attive del lavoro.
Perciò potranno restare in smart working i genitori di under 14, ma solo se entrambi lavorano, mentre per quanto riguarda i fragili parliamo di quei lavoratori particolarmente a rischio se esposti al contagio da Covid, con valutazione fatta dal medico competente in base a età, patologie, comorbidità e immunodepressione.
"Apprezziamo l’emendamento che proroga al 31 dicembre la possibilità di utilizzo dello smart working e l’impegno di risorse economiche da parte del Ministero del Lavoro – commenta, raggiunta da Fanpage.it, Tiziana Cignarelli, Segretaria generale FLEPAR, la federazione dei professionisti pubblici – Tuttavia, ci auguriamo che questa modalità lavorativa non sia relegata a mero strumento di welfare ma sia concepita come leva di cambiamento organizzativo del lavoro, sia pubblico che privato, finalizzata alla digitalizzazione ed alla sburocratizzazione". Poiché "di fronte alle sfide che le risorse del PNRR e la crisi energetica ci pongono riteniamo che lo smart working ed il lavoro agile debbano essere potenziati ed estesi".