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Elezioni politiche 2018

Siti, account e bot per sostenere Salvini: una rete internazionale nelle elezioni italiane

Una rete di siti e account internazionali, spesso alimentata solamente da bot, sta intervenendo durante la campagna elettorale italiana per diffondere contenuti pro-Salvini e contro immigrati e Ue. Un network riconducibile all’ultradestra americana ma anche ad account filorussi.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un vero e proprio network, una rete che intreccia siti e account social internazionali: l’obiettivo è quello di intervenire nella campagna elettorale italiana, sempre più quanto più si avvicina il voto del 4 marzo. Un’inchiesta condotta da Sky Tg24 dimostra come questa rete stia diffondendo contenuti, scritti in inglese, a favore della Lega di Matteo Salvini con alcuni obiettivi fissi: si tratta soprattutto di contenuti anti-immigrati, anti-Europa e anti-sistema.

Secondo quanto spiegato nell’inchiesta, questo network è composto da siti del movimento della nuova destra statunitense, ma anche da account filorussi e da influencer di vari paesi europei tra cui la Gran Bretagna. Si tratta di account che hanno anche centinaia di migliaia di follower sui principali social, come Facebook, Twitter e YouTube. Lo scopo – spesso raggiunto da questi network – è quello di rendere virali alcune notizie e alcuni contenuti, anche grazie all’utilizzo dei bot. La dinamica emersa sulla base delle indagini dei giornalisti di Sky Tg24 fa emergere come non si tratti di episodi isolati ma di uno scenario ben strutturato che ha già precedenti registrati in Svezia e in occasione del referendum in Catalogna.

Un esempio del funzionamento di questo sistema viene fornito da un video pubblicato sulla pagina Facebook di Salvini. In questo contenuto si alternano anziani italiani che rovistano nell’immondizia e migranti che si trovano in un centro di accoglienza e chiedono wi-fi e miglior cibo. Dopo la diffusione della clip in italiano, viene predisposta una versione tradotta in inglese che viene rilanciata attraverso i bot, software automatici utilizzati per diffondere in rete i contenuti in modo da renderli virali.

Nicola Bruno, esperto di digitale intervistato da Sky Tg24, spiega come “la sera stessa quel video è apparso sottotitolato in inglese ed è stato ripreso qualche ora dopo da siti europei i cui utenti non sono umani, ma decine di bot che lo hanno reso più popolare. Nelle ultime settimane – continua Bruno – questi siti parlano tantissimo di Italia costruendo un vero e proprio schema sui social network”.

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