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L'attacco della Turchia in Siria contro i curdi

Siria, Conte: “Stop all’esportazione di armi sia una decisione Ue, Italia sarà capofila”

“Non è vero che l’Italia è rimasta indietro”, ha detto il presidente del Consiglio riferendosi alla decisione di fermare la vendita di armi alla Turchia di altri paesi Ue dopo l’attacco in Siria. “L’Italia – ha detto Conte – è capofila di una decisione forte dell’Ue sul tema, ma deve essere unitaria, altrimenti non è efficace”.
A cura di Francesco Di Blasi
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Germania, Francia, Norvegia, Finlandia e Paesi Bassi. Sono questi i Paesi che hanno già sospeso la fornitura di armi alla Turchia di Erdogan. E l'Italia? Oggi Giuseppe Conte è tornato sull'argomento durante la sua visita per impegni istituzionali ad Avellino: "Non è vero che l'Italia è rimasta indietro", ha detto il presidente del Consiglio difendendosi dalle accuse di chi vede Roma troppo insicura rispetto all'azione decisa di altri paesi europei dopo l'attacco turco in Siria. "L'Italia – ha rilanciato Conte – è capofila di una decisione forte dell'Ue sul tema, ma deve essere unitaria, altrimenti non è efficace". Con queste parole il presidente del Consiglio cerca di dare concretezza alla volontà del governo italiano di fermare la vendita di armi ad Ankara.

Noi siamo di questa posizione, ha continuato il premier: "Se solo un paese stabilisce una moratoria cosa cambia per il popolo curdo? Serve una decisione collegiale, altrimenti se è unilaterale da parte di un singolo Stato non è efficace. Adotteremo le misure necessarie al più presto", ha poi rassicurato.

Già ieri al termine di una giornata terribile nel nord della Siria, testimoniata anche dalle immagini diffuse dell'Ypg, l'Unità di Protezione Popolare curda, il premier italiano aveva ribadito in una nota l'impegno del governo per fermare la vendita di armi alla Turchia. "L'Italia – si legge – promuoverà questa iniziativa in tutte le sedi multilaterali e si adopererà per contrastare l’azione militare turca nel Nord-Est della Siria con ogni strumento consentito dal diritto internazionale".

Una posizione che trova d'accordo tutta la maggioranza, che però trova nell'area del Pd un'insofferenza per quella che sembra un'esitazione del Governo italiano. Il segretario dem, Nicola Zingaretti, già due giorni fa aveva dichiarato che il blocco alle esportazioni di armi doveva avvenire subito essendo la Turchia il terzo paese al mondo verso cui l'Italia esporta armi.

Una posizione più chiara e netta da parte del Governo italiano quindi, considerando l'aspirazione unitaria a livello europeo che persegue, dovrebbe essere presa nei prossimi giorni e forse già nelle prossime ore tenuto conto che già oggi si svolgerà il Consiglio degli Affari Esteri e che, giovedì e venerdì, si terrà il Consiglio Europeo.

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