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Sindaci Social: Luigi de Magistris

Il nuovo format di Fanpage, Sindaci Social, si apre con una lunga intervista a Luigi de Magistris, ormai da 9 mesi primo cittadino di Napoli. Dai beni comuni al superamento dell’emergenza rifiuti, fino ad arrivare all’America’s Cup: ecco a che punto è la “Rivoluzione arancione” dell’ex magistrato.
A cura di Redazione
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Il primo appuntamento con Sindaci Social, il nuovo format di Fanpage, si apre con un protagonista d'eccezione. Si tratta di Luigi de Magistris, 43 anni, europarlamentare e da giugno 2011 Sindaco di Napoli, che ci ha ospitato nel suo studio di Palazzo San Giacomo e ha risposto alle domande formulate dagli utenti di fanpage sulla pagina facebook e sul profilo twitter. Un vero e proprio confronto dunque, fra il Sindaco ed i cittadini, che ha finito con il toccare tutti i temi all'ordine del giorno della politica locale e nazionale. Dalla decisione di candidarsi "contro la vecchia politica" alla coinvolgente campagna elettorale conclusasi con la trionfale elezione al ballottaggio (contro il candidato del centrodestra Gianni Lettieri), fino ad arrivare agli ultimi provvedimenti dell'amministrazione comunale in tema di traffico, rifiuti e grandi eventi. Una conversazione informale, con de Magistris che si è a lungo soffermato su alcuni concetti – chiave della propria "visione": i beni comuni e l'impellente "bisogno di normalità" della città di Napoli.

Il tutto con un occhio al ruolo fondamentale che i social network hanno avuto nella vittoria elettorale e "continuano ad avere in questi primi mesi di amministrazione". La rete dunque come strumento centrale anche nella pratica amministrativa: "Tantissime proposte e diverse delibere che abbiamo "costruito" vengono dalla Rete e dal contributo di idee del popolo […] un contributo costruttivo che è il punto centrale del cambiamento della città di Napoli". Una città che deve superare le politiche dell'emergenza e ripensare il concetto stesso di "grandi eventi". Una città che deve valorizzare le risorse strategiche secondo la "filosofia del bene comune" e rivalutare la grande voglia di partecipazione alla vita politica dei cittadini. "Ci rendiamo conto che la maggioranza dei cittadini non riconosce ai partiti una funzione fondamentale ed anzi le energie politiche sono al di fuori dei partiti. […] e noi dobbiamo fare in modo che tutta questa energia non si disperda, non si polverizzi e qualcosa bisogna crearla. Credo un movimento, in cui avranno un ruolo importante quei Sindaci eletti direttamente dal popolo e che fanno uno straordinario lavoro sul territorio". Una sfida che deve però fare i conti con i tagli devastanti del Governo e con lo sperpero di denaro degli anni precedenti. E nei prossimi mesi "Napoli si aprirà al mondo attraverso il Forum delle Culture e le due tappe dell'America's Cup" anche grazie ai cambiamenti già in atto che passano dalla valorizzazione dei trasporti pubblici alla "occupazione degli spazi pubblici con la cultura, la musica, lo spettacolo".

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