Simulazione Rosatellum: governabilità solo con larghe intese, Pd guadagna seggi e M5S li perde
La Camera dei deputati ha dato il via libero al Rosatellum bis, tra le proteste di M5s e Mdp per una legge che è passata con la fiducia del governo posta su 3 dei 5 articoli e con il Movimento che annuncia battaglia in vista del passaggio della legge al Senato. Ma se i recenti sondaggi continuano a dare in testa come partito i 5 Stelle seguiti dal Pd, con un centrodestra però che è in ascesa come coalizione, cosa cambierebbe per i partiti italiani con l’introduzione del Rosatellum bis? Cosa succederebbe se si andasse a votare ora con questa legge?
A rispondere è una ricerca dell’Istituto Carlo Cattaneo pubblicata su Repubblica che simula i risultati con il Rosatellum e il Consultellum in confronto alla situazione uscita dal voto 2013.
In sintesi rispetto all'attuale legge in vigore, l'Italicum modificato dalla consulta e non ancora utilizzato in concreto alle elezioni, l’unica speranza per avere un governo stabile sarebbe quella delle larghe intese: nessun partito o coalizione riuscirebbe a ottenere la maggioranza assoluta alla Camera la sera stessa delle elezioni; il Pd guadagnerebbe dei seggi, 20 all’incirca, ma la coalizione più forte sarebbe il centrodestra e il M5s sarebbe il partito che andrebbe a rimetterci più seggi (meno 24 seggi). La Lega invece avrebbe 6 seggi in più. La ricerca sottolinea però che c’è una variabile difficile da calcolare e analizzare, ossia l’incertezza di una parte degli elettori degli italiani: il 40% è incerto su chi votare e questo dato potrebbe essere fondamentale per capire gli assetti politici. Secondo le statistiche, almeno un terzo dei votanti ha cambiato la propria preferenza a ogni elezione, una percentuale maggiore di quella del resto d'Europa.
Tra i partiti: Lega e Fratelli d’Italia avrebbero la meglio
Il partito che otterrebbe un grande vantaggio con il Rosatellum bis sarebbe, come specificato sopra, la Lega Nord (83 seggi con l'Italicum e 89 con il Rosatellum) e il dato positivo per il partito è evidente sopratutto rispetto alle elezioni del 2013 quando aveva solo 20 seggi e grazie al Rosatellum avrebbe sessantanove seggi in più. Anche Fratelli d’Italia avrebbe la meglio rispetto al 2013, raddoppiando i seggi da 10 a 20. I dem che, (rispetto all’attuale Italicum guadagnerebbero 20 seggi in più) andrebbero invece a perdere circa 100 seggi rispetto al 2013.
Il Movimento 5 stelle con il Rosatellum bis perderebbe 24 seggi, ma rispetto al 2013 otterrebbe comunque circa 60 seggi in più.
Fondamentali diventerebbero poi i piccoli partiti in grado di spostare gli equilibri del Parlamento. A livello di coalizione, stando a questi dati, il centrodestra superererebbe il Movimento e il Pd da soli: il centrodestra unito otterrebbe oltre 200 seggi (circa 209, spostando si di poco dai 206 con l'Italicum). Se la sinistra si presentasse unita (Sinistra italiana, Mdp, Campo progressista) avrebbe poco più di 20 seggi; in caso di alleanza di Pd, centristi di Alfano e Sinistra la coalizione raggiungerebbe i 239 seggi.
Governo stabile solo con le larghe intese
Visti i dati dei singoli partiti, la stabilità del governo si avrebbe solo con le larghe intese e in particolare con una di centrodestra e Pd: Pd, Forza Italia e le forze di centro che fanno capo ad Alfano riuscirebbero ad avere 313 seggi e appoggiandosi anche ai deputati eletti all'estero potrebbero ottenere la maggioranza.
Fermo restando la volonta del M5S di non scendere a compromessi, i numeri sono a sfavore anche di una coalizione tra M5s, Lega e Fratelli d'Italia-An.