Silvio Berlusconi sta meglio: dimesso dall’ospedale San Raffaele torna ad Arcore
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi sta meglio e lascia il San Raffaele, dove è stato ricoverato negli ultimi giorni, nel momento clou delle trattative per eleggere il prossimo Presidente della Repubblica. Dopo il suo passo indietro per il Quirinale deciso, come è stato spiegato in un comunicato, pur avendo ia disposizione i voti per essere eletto, il Cavaliere è stato costretto a seguire la partita che ha portato alla rielezione del Presidente Sergio Mattarella dal letto dell'ospedale milanese in cui è stato ricoverato per 8 giorni, da domenica scorsa, per curare un'infezione alle vie urinarie.
Oggi sono arrivate le dimissioni e l'ex premier, che è in ripresa, può tornare ad Arcore: il leader di Forza Italia è uscito poco dopo mezzogiorno. Come racconta il Corriere della Sera poche lo hanno potuto vedere in questi giorni di degenza: oltre alla compagna, Marta Fascina, i figli, e alcuni selezionatissimi amici come Fedele Confalonieri. Durante il ricovero è riuscito comunque a gestire il negoziato per il Colle: il numero due del partito Antonio Tajani e la fedelissima Licia Ronzulli lo hanno consultato personalmente, recandosi a Milano per fargli visita. E la regia dell'operazione Casellati, che ha portato alla candidatura prima e alla bocciatura in Aula poi della presidente del Senato, pur essendo stata affidata alla gestione di Matteo Salvini, ha avuto l'avallo e l'appoggio dell'ex premier, che era stato informato: sui social era apparsa proprio venerdì una foto che Berlusconi ritraeva insieme a Casellati, con la raccomandazione ai Grandi elettori del centrodestra di votare per la seconda carica dello Stato.
E sempre dall'ospedale Berlusconi ha parlato al telefono sia con il presidente del Consiglio Mario Draghi, sia con il presidente della Repubblica appena riconfermato Sergio Mattarella, assicurandogli il sostegno di Forza Italia per la sua rielezione.
Quando si è chiuso l'accordo tra i leader per il secondo mandato del Capo dello Stato dallo staff azzurro è stata diffusa una nota di Berlusconi, che si diceva soddisfatto dell'esito del negoziato: "Qualche giorno fa, per senso di responsabilità e nell'interesse del Paese, avevo rinunciato alla mia candidatura, anche per favorire una soluzione unitaria. Quello che è successo dopo è sotto gli occhi di tutti, ma non è questo il momento della polemica", recita la nota.
"Questo è il momento dell'unità e tutti dobbiamo sentirlo come un dovere. Ma l'unità oggi si può ritrovare soltanto intorno alla figura del Presidente Sergio Mattarella, al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificio, ma sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell'interesse superiore del Paese, quello stesso che ha sempre testimoniato nei 7 anni del suo altissimo mandato".