Silvio Berlusconi ricoverato, il riepilogo del dodicesimo giorno in ospedale
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha trascorso un'altra notte nel reparto di terapia intensiva, dove è ricoverato da dodici giorni. Il ricovero al San Raffaele si è reso necessario a causa di un'infezione polmonare sviluppatasi nel quadro di una leucemia mielomonocitica cronica, malattia di cui soffre da circa due anni.
Il leader di Forza Italia sta meglio, ma prosegue le cure in terapia intensiva, dove si trova dallo scorso 5 aprile. Nella giornata di oggi non verrà diffuso un nuovo bollettino medico, dopo l'ultimo diramato giovedì 13 aprile, in cui si parlava di "costante miglioramento". Il prossimo bollettino non arriverà prima di lunedì.
Come ha trascorso l'undicesima notte Silvio Berlusconi
Le notizie che arrivano dal San Raffaele sono positive. La notte appena passata è stata "tranquilla", e il Cavaliere prosegue le cure in ambito intensivo. Di situazione tranquilla aveva parlato ieri sera anche il suo medico personale e primario della terapia intensiva Alberto Zangrillo, lasciando la struttura.
Ieri per la prima volta nessun parente si è visto arrivare al San Raffaele per far visita al paziente. Davanti al nosocomio c'era solo qualche cronista. Non si sono visti nemmeno i fan, che nei giorni scorsi avevano presidiato i cancelli di via Olgettina per mostrare il proprio sostegno al Cavaliere, né gli amici più intimi, come il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, che nella prima settimana di ricovero si è recato praticamente tutti i giorni a salutare Berlusconi. Nei giorni scorsi da parte dei familiari è stato manifestato ottimismo: "Mio padre è di buon umore, è un esempio, pensa già in prospettiva", aveva detto il figlio Pier Silvio, aggiungendo che il padre aveva anche guardato in tv la partita di Milan-Napoli di mercoledì sera.
Le condizioni di salute in base all'ultimo bollettino
I medici dell'ex premier assicurano che il paziente è "in costante miglioramento", e risponde bene alle cure. "Nelle ultime 72 ore si è assistito a un ulteriore costante miglioramento della funzionalità respiratoria e renale, con un efficace contenimento della leucocitosi e della sindrome infiammatoria", recitava l'ultimo bollettino firmato dai medici Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri. E ancora: "Il quadro clinico complessivo indica il proseguimento delle cure in ambito intensivo".
Perché Berlusconi è ricoverato in terapia intensiva
Tuttavia Berlusconi resta in terapia intensiva, per curare l'infezione polmonare che si è manifestata nel quadro di una leucemia mielomonocitica. In questo momento il leader di Forza Italia è sottoposto a una terapia citoriduttiva, per contenere un'iperleucocitosi patologica, ovvero l'anormale produzione di leucociti o globuli bianchi. È un trattamento basato su farmaci principalmente utilizzato per contrastare neoplasie mieloproliferative (MPN) e patologie affini, ovvero tumori del midollo osseo e del sangue nei quali sussiste una produzione anomala di globuli bianchi, piastrine e globuli rossi. Non si tratta di una cura risolutiva, ma un tentativo per limitare la proliferazione anomala delle cellule immature, siano esse globuli bianchi, globuli rossi o piastrine, in base alla malattia scatenante.