Silvio Berlusconi ricoverato, il riepilogo del diciassettesimo giorno in ospedale
La sedicesima notte di ricovero è stata, ancora una volta, tranquilla per Silvio Berlusconi. L'ex presidente del Consiglio è ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano da 17 giorni per un'infezione polmonare, una condizione collegata alla patologia da cui è affetto da circa due anni: la leucemia mielomonocitica cronica. Nei giorni successivi al ricovero, avvenuto il 5 aprile, Berlusconi ha iniziato a dare segnali di miglioramento. Domenica scorsa è stato trasferito in un reparto di degenza ordinaria, dopo dodici giorni di terapia intensiva, e qui si trova al momento.
Oggi i medici che stanno seguendo Berlusconi, Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri, hanno diffuso un nuovo bollettino medico sulle condizioni di salute del leader di Forza Italia. L'ultimo risaliva a lunedì, quando i due avevano confermato che Berlusconi rispondeva alle cure e avrebbe continuato la degenza in un reparto ordinario. Ieri gli hanno fatto visita i due figli maggiori, Pier Silvio e Marina. Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia e ministro degli Esteri, ha parlato della conversazione telefonica con il capo del suo partito ha detto di averlo sentito "forte".
Cosa dice il nuovo bollettino medico
"Il quadro clinico del Presidente Silvio Berlusconi appare in lento ma progressivo miglioramento. Proseguono le cure e il monitoraggio delle funzionalità d'organo". Questo è il sintetico bollettino diffuso oggi da Fabio Ciceri e Alberto Zangrillo, medici che stanno seguendo il ricovero di Berlusconi. Si conferma, quindi, che le condizioni dell'ex presidente del Consiglio stanno continuando il loro "progressivo miglioramento". Non si parla di una possibilità di dimissioni dall'ospedale, comunque. Le cure e i monitoraggi continueranno nei prossimi giorni.
Come ha trascorso la sedicesima notte Silvio Berlusconi
Fonti interne al San Raffaele hanno confermato che anche la sedicesima notte in ospedale di Silvio Berlusconi – la quinta da quanto è stato trasferito in un reparto di degenza ordinaria – è stata tranquilla. Le sue condizioni sono stabili da giorni, mentre continuano le terapie e il monitoraggio dei parametri. Ieri i due figli Marina e Pier Silvio sono usciti dal San Raffaele senza rilasciare dichiarazioni.
Le condizioni di salute in base allo scorso bollettino
Come detto, l'ultimo bollettino medico sulle condizioni di Silvio Berlusconi è stato diffuso lunedì 17 aprile. Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri, i medici che hanno firmato la comunicazione, hanno scritto che il quadro clinico dell'ex presidente del Consiglio era stabile, tanto da permettere l'uscita dalla terapia intensiva: "Al momento lo stato clinico e la risposta alle cure hanno consentito il trasferimento del presidente Silvio Berlusconi in un reparto di degenza ordinaria. Proseguono le cure e il monitoraggio dei parametri funzionali", riportava il documento. Mentre non sono stati dati dettagli sulle "cure" in questione, è plausibile che Berlusconi stia continuando la terapia citoriduttiva iniziata dopo il ricovero per contrastare la leucemia.
Chi è andato a trovare il leader di Forza Italia
Ieri, 20 aprile, hanno fatto visita a Silvio Berlusconi i suoi due figli maggiori: Marina e Pier Silvio. I cronisti presenti non hanno visto, invece, Orazio Fascina, padre di Marta Fascina, compagna di Berlusconi che è sempre rimasta in ospedale da quando è iniziato il ricovero.
Ieri Antonio Tajani, ministro degli Esteri e coordinatore nazionale di Forza Italia, ha parlato della conversazione avuta al telefono: "Ho ricevuto una bellissima telefonata, una sorpresa. Stavo per entrare in Vaticano per un incontro sul Giubileo e ho ricevuto la telefonata di Berlusconi", ha detto a Diritto e rovescio su Rete 4. "L'ho sentito con una voce forte, si è informato di quello che stiamo facendo. Gli ho detto che stiamo organizzando una grande manifestazione di Forza Italia a Milano il 5 e 6 maggio e mi auguro che possa essere il momento in cui lui potrà farsi sentire o vedere. Vedremo quali saranno le condizioni del recupero. Sta migliorando, ha una gran voglia di tornare ma è bene che si curi per bene".