Silvio Berlusconi potrebbe essere presto dimesso dal San Raffaele
Silvio Berlusconi verso le dimissioni dal San Raffaele: è questa la notizia che circola ormai da ore, secondo cui il leader di Forza Italia potrebbe lasciare l'ospedale milanese in cui è ricoverato dallo scorso 5 aprile già domani o giovedì. Berlusconi era entrato in terapia intensiva per curare un'infezione polmonare insorta nel quadro di una leucemia mielomonocitica cronica di cui, avevano fatto sapere i medici, l'ex presidente del Consiglio soffre da diverso tempo.
Dopo circa due settimane in terapia intensiva, Berlusconi era statotrasferito nel reparto ordinario dove sta proseguendo le cure. Secondo alcune fonti però le dimissioni sarebbero ormai imminenti, probabilmente già nei prossimi giorni. Proprio in tempo per la convention di Forza Italia, in programma a Milano tra i 5 e 6 maggio: Berlusconi potrebbe anche fare un intervento al vertice, dalla sua casa ad Arcore. Voci di corridoio parlando di un messaggio registrato o di una telefonata a sorpresa alla kermesse, anche se l'ultima parola spetta comunque ai medici.
I dottori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri, che seguono attentamente il Cavaliere da quando è stato ricoverato, dovrebbero pubblicare domani un nuovo bollettino sulle sue condizioni di salute. Berlusconi si trova in ospedale da quasi un mese e starebbe rispondendo alle cure. Nell'ultimo aggiornamento sul quadro clinico i medici parlavano di una "ottimale e convincente ripresa delle funzionalità d'organo".
Oggi al San Raffaele erano presenti quasi tutti i figli del leader azzurro: a trovare il padre ricoverato, infatti, nel pomeriggio si sono recati Marina, Pier Silvio, Barbara ed Eleonora. Poco prima era passato in visita anche l'amico Fedele Confalonieri, nelle ultime settimane vicinissime all'ex presidente del Consiglio.
In un'intervista a Libero il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, aveva detto: "Berlusconi sta gradualmente migliorando, sono giorni che ogni bollettino medico ci riempie di gioia. Per non affaticarlo aspettiamo che ci chiami lui, ma contiamo di averlo con noi, venerdì e sabato, nel modo che sarà più opportuno per lui".