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Silvio Berlusconi lancia la rivoluzione di Forza Italia: “Dopo europee cercheremo guide autorevoli”

Dopo le elezioni europee del 26 maggio, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi si metterà alla ricerca di “guide autorevoli e riconosciute” per il suo partito. L’ex presidente del Consiglio, pur rimanendo in campo in prima linea, sembra voler quindi lanciare una piccola rivoluzione nel campo forzista.
A cura di Stefano Rizzuti
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Lo ha detto più volte: Silvio Berlusconi non vuole fare un passo indietro e non ha intenzione di lasciare la guida di Forza Italia. Eppure sembra essere pronto a lanciare una rivoluzione dentro il suo partito, andando a cercare nuove figure autorevoli in grado di guidarlo, soprattutto per il futuro. Ospite di Matrix, trasmissione che andrà in onda questa sera, il leader di Forza Italia parla del futuro azzurro: “Senza di me il partito perde? Dopo il 27 cercheremo guide autorevoli e riconosciute”, afferma Berlusconi. Che parla molto del post elezioni europee, anche in ottica nazionale: “Dopo queste elezioni questo governo sarà costretto ad andare a casa: ci sarà un calo verticale di voti per il M5s”.

Secondo Berlusconi l’alleanza tra M5s e Lega è “innaturale” e per questo il governo non durerà. A quel punto sono chiare le volontà del leader di Fi: “Preferirei decisamente andare al voto. Spero che si vada alle elezioni a settembre. Molti miei parlamentari mi raccontano che colleghi dei Cinque Stelle non vogliono il voto perché preferiscono comodamente restare in Parlamento. Ma io sono per il voto”. E se poi dovesse vincere, in caso di nuove elezioni, il centrodestra, non è detto che il presidente del Consiglio sia Matteo Salvini: “La scelta del premier è una cosa ancora tutta da discutere e decidere, vediamo i risultati di queste europee”.

In vista delle elezioni europee Berlusconi lancia un appello agli elettori: “Se qualcuno non vuole che questo governo continui non deve votare la Lega”. Il leader di Forza Italia parla anche di alleanze a livello comunitario per il Partito Popolare europeo e del premier ungherese Viktor Orban: “Siamo amici intimi. Appare come una testa matta ma è una persona ragionevolissima. E con lui andavo a vedere le partite del Milan. Macron? Ha avuto problemi con i gilet gialli ma su alcune cose è in assoluto accordo con quello che diciamo noi del Ppe anche se andrà con Alde”.

Parlando ancora di leader europei, giudizio decisamente più critico sul tedesco Martin Schulz, con cui il rapporto è “irrecuperabile: Schulz è quello che ha sempre negato l'esistenza della Shoah. L'ha sempre negata, nel senso che non ne vogliono parlare, considerano la Shoah come se non fosse mai esistita”. L’intervento di Berlusconi si chiude con un nuovo, singolare, appello al voto: “Nelle democrazie è importante il voto di tutti ma ricordatevi che quando Ponzio Pilato chiese al popolo se volevano liberare Gesù o Barabba, scelse Barabba. Non c’è niente da fare, il popolo è sempre lo stesso. Dico agli italiani votate Fi”.

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