video suggerito
video suggerito

Silvio Berlusconi a Studio Aperto: “Letta ribalta la realtà” (VIDEO)

L’ex premier, ospite del tg di Italia 1, ha dettato la linea della propria compagine politica, di chi lo seguirà, dando peso all’idea che lo strappo di ieri sia stato dovuto esclusivamente all’aumento delle imposte. “Nessuno ci dividerà. Non credo ad un governicchio, parola torni agli elettori”.
A cura di Andrea Parrella
446 CONDIVISIONI
Immagine

Silvio Berlusconi è intervenuto, come noto, alla diretta di Studio Aperto di questo pomeriggio, nonostante qualche problema tecnico che pareva avere tutte le intenzioni di impedire che le celebrazioni del genetliaco (e della rottura quasi definitiva con la compagine di governo guidata da Enrico Letta). Accolto dal direttore del tg di Italia 1 Giovanni Toti, Berlusconi ha sostanzialmente ripetuto, nei concetti, quanto già affermato questa mattina in collegamento con l'Hotel Vesuvio di Napoli, dove una corposa frangia della rinascente Forza Italia lo stava appunto celebrando. Parole chiare, quelle dell'ex premier, con l'obiettivo di dirottare la colpa di questa rottura proprio al Pd e all'aumento delle imposte, piuttosto che alla sua vicenda giuridica personale: "Enrico Letta, pur provenendo da una tradizione cattolica e democratica, ha preso il vizio di ribaltare la realtà a proprio piacimento e a proprio vantaggio. Sono loro che hanno riversato sugli italianiil costo del loro atteggiamento politico. L’aumento delle tasse è evitabile. Noi abbiamo voluto questo governo, io mi sono speso perché nascesse mentre il Pd correva dietro a Grillo. Abbiamo lottato e ottenuto di non far pagare l’Imu e il partito Democratico ce ne ha fatto una colpa. Ora, di fronte a un aumento dell’iva o della benzina come preventivato, cosa dovremmo fare?".

Toni da campagna elettorale, quelli di Berlusconi, che in mattinata si era appunto detto pronto alla battaglia, qualora dovesse essercene necessità. Incurante soprattutto di quanto è emerso oggi pomeriggio, ovvero un consistente raggruppamento di personaggi rappresentativi del Pdl e di questo governo (Alfano, Cicchitto e Lorenzin in testa), che si sono opposti alla scelta drastica presa ieri. E accelerando proprio sulla questione tasse Berlusconi ha aggiunto: "Noi voteremo la legge di stabilità se non imporrà nuove tasse, io mai mi sono preoccupato per quello che succedeva a me stesso. Le dimissioni sono state un atto politico, un grido di dolore per la democrazia ferita. Ho sentito il dovere di chiedere ai nostri ministri di non rendersi complici di quanto stava accadendo […] Loro mi avevano rimesso il mandato il giorno primo perché lo ritenevano giusto. Domani decideremo insieme la nostra linea. Io sono certo che nulla o nessuno ci dividerà. Sono sicuro che alle prossime elezioni i moderati saranno uniti. Alle scorse elezioni Monti, Casini e Giannino hanno diviso i moderati, che altrimenti avrebbero vinto"

La chiusura, per quanto con presupposti ed elementi motivazionali differenti, non è molto distante da quanto detto oggi da Epifani, ospite di Lucia Annunziata a In Mezz'Ora:

Non credo a nessun governicchio, la parola torni agli elettori

446 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views