backstair / Gioventù Meloniana: inchiesta su giovani di FdI

Silvestri su Gioventù Meloniana: “Gravi complicità da chi ha incarichi in Parlamento, Meloni risponda”

Il capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera, Francesco Silvestri, commenta ai nostri microfoni la seconda parte dell’inchiesta di Fanpage.it sulla giovanile di Fratelli d’Italia. La prima parte ci mostrava come il partito di Giorgia Meloni stia formando le sue leve. Ma questa seconda parte ci fa vedere anche la complicità di chi ha dei ruoli in Parlamento e assume queste persone, che quindi sono pagate con soldi pubblici”, afferma.
A cura di Annalisa Girardi
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Nella seconda puntata di Gioventù Meloniana si vedono e sentono cose addirittura peggiori di quelle emerse dalla prima: è il capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera, Francesco Silvestri, a dirlo, commentando ai nostri microfoni la seconda parte dell'inchiesta di Fanpage.it durante l'evento di presentazione tenutosi al Monk di Roma. "La prima parte ci mostrava come Fratelli d'Italia stia formando le sue leve in maniera coscienziosa e cosciente, secondo il loro punto di vista. Ma questa seconda parte ci fa vedere anche la complicità di chi ha dei ruoli in Parlamento e assume queste persone", ha detto Silvestri, sottolineando che quindi si tratti di individui "pagati con soldi pubblici".

Il deputato ha proseguito ribadendo che quanto mostrato nell'inchiesta dovrebbe essere tema di dibattito parlamentare: "Giorgia Meloni ancora non ha risposto. In Fratelli d'Italia continuano a ripetere solo che hanno vinto le elezioni e che quindi hanno il consenso dei cittadini, come se questo li legittimasse a fare di tutto. Questa è la cultura di persone che ora stanno modificando la Costituzione". Secondo Silvestri l'inchiesta sulla giovanile di Fratelli d'Italia mettono dei punti interrogativi attorno alla figura di Meloni, così come a tutto il partito: "Sono punti interrogativi che altrimenti non sarebbero emersi, perché poi le persone si lasciano distrarre dalla loro retorica. Noi ci incaricheremo di fare le domande in Parlamento".

Dopo aver partecipato all'evento, Silvestri è tornato sull'argomento – e in particolare sul silenzio della presidente del Consiglio –  con una nota: "Quel che emerge dall'inchiesta di Fanpage è il risultato della legittimazione del metodo della violenza da parte del governo Meloni; del silenzio sull'aggressione a un deputato e su quelle squadriste ai danni degli studenti. Il goffo tentativo di dire che l'inchiesta di Fanpage sia figlia di un ‘taglia e cuci' è presto naufragato. D"altronde altrimenti perché Flaminia Pace si sarebbe dimessa? Purtroppo per Giorgia Meloni il suo passo indietro non basta a circoscrivere l'antisemitismo e il fascismo che prolifera nel suo partito. Per chiudere quel vaso di Pandora ci vuole ben altro. Dovrebbe cominciare dal dire parole di condanna che evidentemente non riesce a pronunciare".

Anche il leader del M5s, Giuseppe Conte, oggi è intervenuto sulla questione: "Ma Giorgia Meloni che non solo è il presidente del Consiglio ma leader di partito, cosa fa? Possibile che riesca a stare in silenzio anche di fronte a questi fatti così gravi e incalzanti?", ha detto rispondendo alle domande dei giornalisti che gli chiedevano se FdI non stesse minimizzando su quanto emerso dall'inchiesta. "C'è sicuramente la reponsabilità dei dirigenti, ma anche un humus diffuso di queste sezioni giovanili di Gioventù nazionale. Si inneggia al nazifascismo, a mitologie di violenza e sopraffazione, antisemitismo, discriminazione. Vanno ripulite anche le sezioni, vanno buttati fuori questi giovani che da queste chat confermano questi atteggiamenti".

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