Silvestri: “Accuse di Grillo? Il M5S è democratico”. Licheri: “Non può bloccare un processo dal basso”
a cura di Marco Billeci e Luca Pons
Lo scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte non significa che all'interno del Movimento 5 stelle ci sia una spaccatura, ma soprattutto il percorso ‘dal basso' del M5s – inclusa l'Assemblea costituente lanciata da Conte – va avanti e non possono essere le lamentele del comico genovese a bloccarle. Questo hanno detto Francesco Silvestri, capogruppo pentastellato alla Camera, e il senatore M5s Ettore Licheri ai microfoni di Fanpage.it.
Fermati davanti a Montecitorio, i due parlamentari non si sono sottratti ad alcune domande sulla divisione tra Grillo e Conte, arrivati ormai a minacciare di ricorrere a vie legali. E dopo un siparietto in cui Silvestri ha finto di togliere la parola a Licheri dopo aver parlato di democrazia interna ("per dirvi che c'è un clima serenissimo"), il discorso è entrato nel vivo.
"Ogni volta che c'è una grande diatriba – e nella storia a livello partitico ce ne sono state tante – sono processi normali, di dibattito normale", ha detto Silvestri. "Il Movimento che viviamo noi è molto democratico. Lo è stato, e lo è tutt'ora", ha continuato, prima di bloccare scherzosamente le parole di Licheri.
Certo, il clima non sembra così sereno dall'esterno, considerando che il fondatore del partito e il suo presidente si sono attaccati a più riprese, rivendicando il futuro del Movimento e la direzione in cui dovrà muoversi. Silvestri ha sminuito: "C'è un dibattito tra loro due, che si sta consumando anche rispetto ai loro punti di vista, che sono diversi. Lo si sa già da tanto tempo. Ma quello è un dibattito".
Il Movimento, ha insistito Silvestri, "è tanto altro. Il Movimento sono le 22mila proposte che sono arrivate [per l'Assemblea costituente, ndr], il Movimento sono le battaglie parlamentari che siamo molte volte gli unici a fare. Il Movimento è la democrazia interna, la pluralità, i gruppi parlamentari coesi".
Per quanto riguarda le intenzioni di Grillo, e se sia pronto a bloccare l'Assemblea, Licheri è stato netto: "Nessuno può entrare nella testa di Beppe, ma è importante che si trasmetta questo: non nascono 22mila documenti se all'interno ci sono frizioni, divisioni, fratture o cose di questo genere. Quando c'è un processo che parte dal basso, e che coinvolge tutti, addirittura anche i simpatizzanti, non ci possono essere divisioni, perché non decide né Beppe Grillo né Giuseppe Conte. È semplice".
Nell'ultimo scambio di lettere, Conte è arrivato a minacciare di sospendere i contratti che legano Grillo al Movimento. Infatti, Licheri ha confermato che la posizione del comico evidentemente non è intoccabile: "C'è anche un'etica, quando c'è un rapporto negoziale e contrattuale. Le parti contraenti devono seguire una deontologia, una linea di condotta che rispetti lo spirito di quel contratto. Ma se lo spirito di quel contratto viene costantemente violato, beh è giusto che il presidente si faccia questa domanda".