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Sileri dice che è “verosimile” che il governo prorogherà stato di emergenza e green pass

Il sottosegretario alla Salute conferma la linea del governo: “È verosimile che lo stato di emergenza e il green pass verranno prorogati, ma dipenderà dai numeri”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il governo viaggia veloce verso la proroga dello stato di emergenza e del green pass. Da qualche settimana tutti ci girano intorno, sia dentro l'esecutivo che tra gli esperti. In realtà non sembrano esserci molte alternative, soprattutto per mantenere in piedi Comitato tecnico scientifico e la struttura del generale Figliuolo (che di fatto gestisce la campagna di vaccinazione), ma anche perché i contagi da Covid continuano ad aumentare. Insomma, il 31 dicembre si avvicina e sembra sempre più improbabile che il governo decida di non intervenire. Nel caso servirebbe un provvedimento legislativo, quindi un decreto, visto che il 31 gennaio scadrebbero i due anni dall'inizio dello stato di emergenza.

Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha confermato la linea del governo intervenendo a Porta a Porta: "È verosimile che lo stato di emergenza, che scade il 31 dicembre, ma anche il green pass, verranno prorogati, ma dipenderà dai numeri". Insomma, il sottosegretario non ha minimamente nascosto il fatto che è "verosimile" che arriveranno delle proroghe. Al momento non se ne parla, perché manca ancora un mese e mezzo. Ma attenzione: "Prima di eliminare il green pass – ha sottolineato Sileri – bisogna mettere il Paese in sicurezza, e dobbiamo ancora fare le terze dosi". Ora "vediamo quello che succede nel prossimo mese con l'andamento dell'epidemia".

Il green pass, però, ha consentito di tenere la pandemia sotto controllo: "Con i numeri attuali, anche se dovessero crescere con l'occupazione dei posti letto, non vedo all'orizzonte necessità di chiusure – ha spiegato ancora il sottosegretario – Ci troviamo in una situazione ben diversa dall'Austria, noi abbiamo le fasce più anziane e fragili protette". Certo, "sicuramente abbiamo dei limiti, come i tamponi rapidi che si usano per il green pass, ma abbiamo delle maglie abbastanza strette per proteggerci – ha concluso Sileri – la variante che stiamo affrontando ci mette nella condizione di avere protezione più alta".

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