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Sicurezza sul lavoro, Mattarella: “Morti e incidenti sono un’intollerabile offesa alla coscienza collettiva”

“Le morti sul lavoro sono una intollerabile offesa per la coscienza collettiva”. È il monito di Sergio Mattarella in occasione della presentazione della relazione elaborata dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, a un anno dalla strage di Brandizzo.
A cura di Giulia Casula
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"Le morti e gli incidenti sul lavoro sono una intollerabile offesa per la coscienza collettiva". È il messaggio di Sergio Mattarella per la presentazione della relazione sull'attività svolta dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, istituita a seguito della strage ferroviaria avvenuta a Brandizzo un anno fa.

"Svolgere un'attività che concorra al progresso materiale o spirituale della società non può e non deve implicare rischi per l'integrità degli individui", ha ribadito il Presidente della Repubblica. "La sicurezza nel lavoro è condizione necessaria per rendere effettivo il diritto fondamentale e inalienabile alla salute, tutelato dalla Costituzione, che non può trovare limiti nella mancanza o nella inadeguatezza di misure idonee a rendere il lavoro e i luoghi ove esso si svolge sani e privi di pericoli", si legge ancora.

"Non sarà mai sufficiente l'impegno a questo scopo delle Istituzioni e delle parti sociali. La Relazione della Commissione d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia potrà offrire un significativo contributo di conoscenza e analisi", ha proseguito Mattarella. "Nel rinnovare vicinanza ai familiari dei caduti nella tragedia ferroviaria di Brandizzo, alcuni presenti all'odierna iniziativa, rivolgo sentimenti di solidarietà alle vittime e ai familiari di tutti gli incidenti sul lavoro".

La Relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia

La Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di lavoro ha illustrato 14 proposte di intervento per scongiurare il ripetersi di tragedie come quella di Brandizzo. Le misure sono riportate all'interno della relazione presentata all'Aula dalla presidente della Commissione Chiara Gribaudo.

Tra le proposte, l'introduzione di strumenti tecnologici per la sicurezza sul lavoro e l'adozione di procedure di valutazione periodica delle competenze per studiare le possibili situazioni anomale. E ancora il coinvolgimento dal basso dei lavoratori, attraverso le organizzazioni sindacali, la previsione di premi per le aziende più virtuose che rispettano gli standard di sicurezza, il miglioramento dei processi di whistleblowing e di affidamento delle gare.

Sebbene l'incidente ferroviario di Brandizzo sia stato principalmente ricondotto ad un errore umano, "è necessario considerare tutti gli aspetti che portano le persone a disattendere le norme prefissate, compresi i vincoli orari, i vincoli contrattuali che non sempre permettono alle aziende in appalto di poter operare con la necessaria serenità", si legge.

Su Brandizzo "le indagini sono ancora in corso. Alcune certezze, però, le abbiamo", ha dichiarato Gribaudo. "Ad esempio, siamo certi che quelle persone, in quel momento, non dovevano stare sui binari. Non si può morire così", ha aggiunto. "Alcune delle soluzioni che avrebbero potuto salvare la vita ai lavoratori sono già utilizzate nel nostro paese non solo in altri settori industriali, ma addirittura, e penso alla rilevazione di ostacoli, di serie nelle automobili".

Durante la presentazione è intervenuto anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana: "L'incolumità dei lavoratori non è un lusso accessorio o un semplice adempimento burocratico, ma un diritto inalienabile della persona umana. La loro tutela deve quindi rappresentare un'assoluta priorità per le Istituzioni, chiamate a intervenire con determinazione per porre fine al drammatico fenomeno delle morti bianche e degli infortuni sul lavoro", ha detto.

Secondo Fontana, "è necessaria una capillare opera di sensibilizzazione e informazione che consenta già a partire dall'età scolare, di acquisire consapevolezza dei diritti, dei doveri e delle tutele del lavoratore", ha spiegato "La cultura della sicurezza è un tema molto sentito da questa istituzione che ha approvato lo scorso maggio una proposta di legge finalizzata a introdurre, nell'ambito dell'educazione civica, l'insegnamento delle conoscenze di base e materia di sicurezza e prevenzione. L'incolumità dei lavoratori non è un lusso accessorio o un semplice adempimento burocratico ma è un diritto inalienabile della persona umana. La loro tutela deve quindi rappresentare un'assoluta priorità per le istituzioni chiamate intervenire con determinazione per porre fine al drammatico fenomeno delle morti bianche e degli infortuni sul lavoro", ha concluso Fontana.

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