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Sicurezza sul lavoro, domani il decreto con la stretta: le novità su sanzioni e sospensioni

Nel nuovo decreto fiscale del governo, in Consiglio dei ministri domani, ci saranno anche le nuove norme sulla sicurezza sul lavoro. Il presidente Draghi le ha annunciate ai leader sindacali questa mattina a Palazzo Chigi, durante un incontro in cui i segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno anche chiesto di abbassare il costo dei tamponi.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il decreto fiscale, che il governo approverà domani in Consiglio dei ministri, conterrà anche la stretta promessa sulla sicurezza sul lavoro. A confermarlo è stato lo stesso presidente Draghi in un incontro convocato questa mattina a Palazzo Chigi con i segretari di Cgil, Cisl e Uil, al quale a partecipato anche il ministro del Lavoro Orlando. Tra le novità nel decreto – oltre a quelle in materia di fisco – c'è una modifica importante alle sanzioni per le imprese: sospensione diretta – senza il bisogno della recidiva – per le aziende che non rispettano le norme sulla sicurezza fino a che non vengono ripristinate le condizioni di legalità, con l'obbligo di continuare comunque a pagare gli stipendi anche durante lo stop. La sospensione, inoltre, viene estesa anche a chi ha una quota superiore al 10% di lavoratori irregolari (attualmente la soglia è del 20%).

L'incontro con i sindacati è durato mezz'ora, giusto il tempo dell'annuncio e di raccogliere la soddisfazione di Cgil, Cisl e Uil. All'uscita da Palazzo Chigi, però, i sindacalisti oltre a fare il punto hanno spiegato che hanno avanzato richieste anche su altri temi: "Abbiamo colto l'occasione per segnalare al governo la necessità di un forte abbassamento del costo del tampone – ha spiegato il segretario della Cgil Landini – Vorremmo che tutte le aziende, non solo alcune, si assumessero l'onore del costo dei tamponi". Il governo ha assicurato che "deciderà nelle prossime ore", ha sottolineato il segretario della Cisl Sbarra, "ne discuteranno domani in Consiglio dei ministri", ha aggiunto il segretario della Uil Bombardieri.

I sindacati hanno spiegato che nel decreto fiscale che domani dovrà essere varato dal Consiglio dei ministri c'è anche il rifinanziamento di altre 13 settimane di cassa integrazione straordinaria con causale Covid, praticamente fino a fine anno, per i settori che sbloccheranno i licenziamenti a fine ottobre. E a proposito di questo, i tre sindacalisti hanno annunciato che ci sarà anche un nuovo blocco dei licenziamenti fino a fine anno per le piccole e medie imprese. Rifinanziata e prorogata a fine anno anche l'equiparazione di quarantena e malattia. Inoltre, hanno concluso i segretari di Cgil, Cisl e Uil, la prossima settimana sarà convocato un tavolo ad hoc per discutere dei contenuti del protocollo per l'attuazione del Pnrr.

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