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Sicilia, il governo Crocetta aumenta lo stipendio dei forestali: 80 euro in più al mese

Annunciato dai sindacati Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil siciliane un accordo con il governo Crocetta per l’aumento di 80 euro dello stipendio di 22mila forestali della regione. La decisione a due mesi dalle elezioni regionali.
A cura di Maurizia Marcoaldi
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Nuovo contratto per i forestali della regione Sicilia. Questa la principale novità contenuta all'interno di una bozza d'accordo tra la regione e i sindacati. I 22 mila forestali siciliani avranno così un aumento di 80 euro al mese. Previste anche misure su infortuni e malattie e per la valorizzazione di professionalità particolari. Il testo per diventare norma dovrà poi essere approvato dalla giunta regionale e definitivamente sottoscritto da governo e sindacati.

Ad annunciare l'accordo sono stati gli stessi sindacati. Il contratto integrativo regionale è stato siglato da Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil siciliane, il dipartimento sviluppo rurale e territorio e il Comando del Corpo forestale. L'ultimo contratto integrativo dei forestali risale al 2001 e proprio per questo i sindacati parlano di accordo storico. Per Alfio Mannino, di Flai, Barresi e Scotti, di Fai, e Nino Marino, di Uila “si sblocca una situazione ferma da 16 anni, riallineando i salari con quelli dei forestali del resto del Paese e garantendo importanti diritti”.

L'accordo arriva proprio durante la campagna elettorale per le elezioni regionali siciliane, che si terranno il 5 novembre, e nei giorni in cui la giunta Crocetta attraversa un momento delicato. Si è dimesso infatti dalla giunta l'assessore ai beni culturali, Carlo Vermiglio. Era stato Crocetta nei giorni scorsi a chiedere a Vermiglio, esponente di Ap, di candidarsi per le prossime regionali nella lista Megafono, fondata dal governatore stesso. La decisione del governatore siciliano di correre da solo era stata presa dopo che il PD aveva confermato la candidatura de l rettore dell'università di Palermo Fabrizio Micari, negando le primarie e di fatto escludendo la ricandidatura dell'attuale governatore. Successivo poi l'incontro tra Crocetta e Matteo Renzi conclusosi con la decisione del presidente siciliano di ritirare la propria candidatura e di rinunciare alle primarie ma con la volontà di presentarsi con il suo movimento: “Il mio movimento presenterà le sue liste alle elezioni siciliane e sarà presente con una sua lista al Senato alle elezioni in primavera”. Le polemiche riguardano però anche la campagna elettorale del M5S stelle nella regione. Soltanto due giorni fa il tribunale di Palermo ha congelato la candidatura di Giancarlo Cancelleri accogliendo il ricorso di Mauro Giulivi, attivista escluso dalle regionarie.

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