“Siamo abituati ai forni crematori”: cosa ha detto il consigliere comunale di FdI e come si è scusato

Durante un comitato elettorale di FdI a Manfredonia, il consigliere comunale e generale Giuseppe Marasco è stato ripreso mentre sembrerebbe ironizzare sui forni utilizzati dai nazisti per eliminare i corpi degli ebrei uccisi. Il comandante meloniano ha poi provato a difendersi, sostenendo di esser stato frainteso.
A cura di Giulia Casula
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"Noi siamo abituati ai forni crematori". È questa la frase shock pronunciata dal consigliere comunale di Fratelli d'Italia e comandante, Giuseppe Marasco, durante il comitato elettorale organizzato dal partito a sostegno del candidato sindaco di Manfredonia, Ugo Galli.

Seduto tra il pubblico, il generale Marasco ha risposto così al collega del Consiglio regionale Giuseppe De Leonardis, che prima di intervenire si era scusato per le alte temperature all'interno del locale. La battuta, che ha scatenato l'ilarità dei presenti, è stata ripresa da un video poi diffuso sui social. La clip, in cui il comandante sembrerebbe scherzare sui forni utilizzati nei campi di sterminio nazisti per occultare i corpi degli ebrei uccisi, ha rapidamente fatto il giro del web, suscitando l'indignazione di utenti e esponenti politici.

Il consigliere meloniano ha poi provato a difendersi dall'accusa di aver ironizzato sull'olocausto. "La battuta da me proferita in cui affermo ‘siamo abituati ai forni crematori' non intendevo assolutamente associarla alla tragedia dell'olocausto, ma soltanto riferirmi alle alte temperature del nostro territorio", ha dichiarato. Marasco si è scusato "se tale fraintendimento ha urtato la sensibilità di tanti, con le più ampie riserve a mia tutela".

Poco prima all'Ansa il comandante aveva dichiarato di non esser stato lui a pronunciare la frase in questione e di aver sporto denuncia in quanto il video sarebbe stato in qualche modo manipolato.

Le reazioni alla battuta del consigliere meloniano sui forni crematori

La frase pronunciata dal generale Marasco durante il comitato foggiano di FdI ha scatenato le reazioni indignate del mondo della politica. "Non siamo di fronte a una battuta infelice ma a un universo di riferimento pseudo culturale con al centro non solo il fascismo ma anche i lager nazisti", ha commentato il senatore barese del Partito democratico Alberto Losacco. "Parlare di ‘forni crematori' è solo il punto più alto di un escalation della destra italiana, purtroppo non solo verbale", ha aggiunto.

"Ai vaneggiamenti antisemiti di Signorelli, allo spirito neofascista dei giovani del partito della premier svelato da Fanpage e ora alla intemerata del consigliere FdI a Manfredonia va aggiunta anche la vandalizzazione della tomba di Berlinguer e del monumento a Matteotti a Roma, un lungo elenco di nefandezze che ci rimandano agli anni bui del nazifascismo, con buona pace di chi accusa l'opposizione di alimentare fantomatiche cospirazioni antifasciste", ha proseguito il senatore dem. "La realtà  è che per molti a destra il cuore batte ancora per il ventennio e Giorgia Meloni, che tanto ha tenuto a dare un'immagine di sé giovane e moderna al G7 in Puglia, farebbe bene a spendere qualche parola su tutto ciò, insieme magari ai cosiddetti e non pervenuti moderati della maggioranza di governo. Ne guadagnerebbe il Paese ma anche lei e il suo partito".

"La frase pronunciata da Giuseppe Marasco, eletto a Manfredonia con Fratelli d'Italia, è assolutamente inaccettabile e va condannata con la massima fermezza", ha dichiarato il leader di Europa Verde Angelo Bonelli. "Questo è il livello della classe politica del partito della premier che dovrebbe rappresentare i cittadini nelle istituzioni? È semplicemente vergognoso. Marasco si deve dimettere e deve essere espulso", ha ribadito. "Non è la prima volta che assistiamo a uscite di questo genere da parte di esponenti del governo o del partito di Meloni. Ogni giorno emerge una nuova dichiarazione scioccante: un giorno è il portavoce di un ministro, il giorno dopo l'incredibile servizio di Fanpage su Gioventù Nazionale. Questo clima preoccupante non può più essere tollerato e necessita di una presa di posizione ferma e decisa da parte di tutte le forze politiche".

Per Bonelli "è evidente che anche a Bruxelles si siano accorti della situazione preoccupante in cui versa l'Italia. Le istituzioni europee guardano con preoccupazione all'atteggiamento di certi esponenti politici italiani, che con le loro parole e azioni contribuiscono a creare un clima di odio e divisione nel nostro Paese. È questo il partito della premier Meloni: manderemo articolo e video a tutti i parlamentari europei affinché si sappia chi è Fratelli d'Italia. La premier deve prendere immediatamente provvedimenti nei confronti di Giuseppe Marasco e di tutti coloro che si rendono protagonisti di simili dichiarazioni", ha annunciato. "È necessario un segnale chiaro che certi comportamenti non possono e non devono essere tollerati. Invito inoltre tutte le forze politiche, e in particolare quelle al governo, a riflettere sul linguaggio e sui messaggi che vengono diffusi, perché è proprio da questi che dipende la qualità della nostra democrazia e la convivenza civile nel nostro Paese".

Dichiarazioni di ferma condanna sono arrivate anche dal Movimento 5 Stelle. "Non bastavano le polemiche sui saluti romani e gli inni al fascismo, ora anche frase oltraggiose sui forni crematori", ha affermato la senatrice pentastellata Sabrina Licheri. "Il campione di preferenze di FdI a Foggia Giuseppe Marasco durante una riunione pubblica con alcuni compagni di partito, ha ridicolizzato la Shoah e le persecuzioni nazifasciste, affermando che loro ‘sono abituati ai forni crematori' suscitando risate tra i presenti. Un atto oltraggioso che dovrebbe farci vergognare tutti di questa classe politica indifferente agli insegnamenti della Storia. E la Presidente Meloni, di fronte a questa raccapricciante deriva fascista, continua a tacere", ha aggiunto.

Dello stesso avviso il deputato dem Ubaldo Pagano. "È questa la classe dirigente che avrà Manfredonia con Galli sindaco?", ha chiesto. "Se credere di poter strappare una risata facendo riferimento alla shoah è già da miserevoli, riuscirci per davvero fa riflettere a fondo sulla coscienza di certa gente. Questo episodio è gravissimo e si aggiunge a un'infinita sequela di altri casi in cui esponenti della destra ricordano con orgoglio gli anni più neri della nostra storia", ha concluso.

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