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Si possono sospendere brevetti sui vaccini in emergenza: passa l’emendamento dell’ex ministra Grillo

Via libera in commissione alla Camera a un emendamento a prima firma dell’ex ministra della Salute in quota Cinque Stelle, Giulia Grillo, che autorizza la sospensione temporanea dei brevetti su particolari farmaci e vaccini in caso di emergenza sanitaria. Un governo potrà obbligare i possessori di un brevetto su farmaci essenziali per la salute a una rinuncia temporanea attraverso lo strumento delle licenze obbligatorie.
A cura di Annalisa Girardi
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In caso di emergenza sanitaria, sarà possibile sospendere i brevetti sui medicinali o sui vaccini attraverso lo strumento delle licenza obbligatorie. Era quanto chiedeva un emendamento firmato dall'ex ministra della Salute durante il governo Conte I, Giulia Grillo, approvato in commissione alla Camera. In altre parole, un governo potrà obbligare temporaneamente i possessori di un brevetto su farmaci essenziali per la salute (quindi anche i vaccini) qualora ci fosse una situazione di emergenza. Come, ad esempio, una pandemia. "Dopo mesi di battaglie, oggi in Commissione Affari Costituzionali abbiamo conseguito un risultato straordinario che può segnare una svolta nella produzione dei vaccini e nella lotta al Covid-19: è stato approvato un emendamento a mia prima firma al dl Semplificazione, riformulato dal governo e dunque con accordo politico di tutta la maggioranza, che introduce in Italia lo strumento delle licenze obbligatorie per determinati medicinali e dispositivi medici in caso di emergenza nazionale. In sostanza, il governo potrà obbligare i possessori di un brevetto o altri diritti in esclusiva a concedere l'uso allo Stato o ad altri soggetti", ha commentato Grillo.

L'emendamento va a modificare il codice della proprietà intellettuale del 2005. Si stabilisce che la sospensione dei brevetti sia comunque temporanea: non si potranno infatti superare i 12 mesi dalla fine dell'emergenza sanitaria e si dovrà comunque agire nel rispetto degli "obblighi internazionali ed europei". L'ex ministra ha dato l'annuncio durante un convengo alla Camera dei deputati sull'utilizzo delle licenze obbligatorie: "È un argomento su cui ho lavorato tantissimo, un formidabile strumento per difendere il diritto alla salute senza ledere il diritto alla proprietà intellettuale. La formula trovata è equilibrata e ne circoscrive l'utilizzo", ha detto.

Ecco cosa si legge nel testo dell'emendamento:

Nel caso di dichiarazione di stato di emergenza nazionale motivato da ragioni sanitarie, per fare fronte a comprovate difficoltà nell'approvvigionamento di specifici medicinali o dispositivi medici ritenuti essenziali, possono essere concesse, nel rispetto degli obblighi internazionali ed europei, licenze obbligatorie per l'uso non esclusivo, non alienabile e diretto prevalentemente all'approvvigionamento del mercato interno dei brevetti rilevanti, aventi validità vincolata al perdurare del periodo emergenziale o fino ad un massimo di 12 mesi dalla cessazione dello stesso.

Per concedere la licenza obbligatoria, continua l'emendamento, servirà un decreto emesso dal ministero della Salute e dello Sviluppo economico, "previo parere dell'Agenzia italiana del farmaco in merito all'essenzialità e alla disponibilità dei farmaci rispetto all'emergenza in corso e sentito il titolare dei diritti di proprietà intellettuale". Lo stesso decreto dovrà inoltre stabilire "anche l'adeguata remunerazione a favore di quest'ultimo (il possessore del brevetto, ndr), determinata tenendo conto del valore economico dell'autorizzazione".

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