Si chiude il G7 a Hiroshima, ribadito il sostegno a Kiev: Zelensky presenta la sua formula di pace
Si chiude il G7 a Hiroshima, in Giappone. Per i leader mondiali questo è l'ultimo giorno di lavori: manca solo Giorgia Meloni, rientrata in Italia con un giorno di anticipo per seguire da vicino l'evolversi della situazione nelle zone alluvionate. Il vertice, ad ogni modo, è stato denso di incontri e tavoli: tema centrale, ancora una volta, è stato il sostegno all'Ucraina. Presente alle ultime due sessioni anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che su Twitter ha scritto: "Insieme a tutti i nostri alleati e partner, abbiamo raggiunto un tale livello di cooperazione che garantisce il rispetto della democrazia, del diritto internazionale e della libertà. Ci sono stati tentativi di ignorare e disprezzare ciò che apprezziamo. Ma ora è impossibile. Ora il nostro potere sta crescendo".
E ancora: "Chiunque voglia intraprendere un'aggressione contro un paese democratico vede quale sarà la risposta. E più lavoriamo tutti insieme, meno è probabile che qualcun altro al mondo segua il folle percorso della Russia".
I leader delle principali economie mondiali, da parte loro, hanno ribadito che continueranno il loro "fermo impegno a fornire assistenza diplomatica, finanziaria, umanitaria e militare all'Ucraina" e hanno riaffermato la loro "loro determinazione a ripristinare la pace in Ucraina e sostenere l'ordine internazionale libero e aperto basato sullo stato di diritto".
I capi di Stato e di governo, insomma, sostengono Kiev e la proposta di pace che Zelensky ha presentato. Questa presuppone in primis il ritiro delle truppe russe dai territori occupati, altrimenti sarà impossibile sedersi al tavolo dei negoziati. "Abbiamo sviluppato la formula della pace in modo tale da garantire che ciascuno dei suoi punti sia sostenuto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite. E in un modo in cui tutti nel mondo possono scegliere la traccia a cui possono contribuire. Dal Giappone ai Paesi Arabi, dall'Europa all'America Latina, stiamo ricevendo sostegno alla nostra formula. E continueremo questo lavoro", ha aggiunto Zelensky.
E ancora: "Il nostro mondo è vasto, ma ci siamo dentro tutti insieme. E questa è la nostra causa comune: la pace. L'Ucraina ha proposto al mondo la sua formula di pace. Finché gli invasori russi rimarranno sulla nostra terra, nessuno siederà al tavolo dei negoziati con la Russia. Il colonizzatore deve andarsene. E il mondo ha abbastanza potere per costringere la Russia a ristabilire la pace passo dopo passo".
A commentare la fine dei lavori oggi è stata anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Che ha detto: "Nessuno vuole la pace più degli stessi ucraini. Ma una pace giusta che non premia l'aggressore, che ha invaso nel cuore della notte. Una pace giusta che punisca chi ha commesso crimini di guerra. Una pace giusta che rispetti i diritti legittimi dell'Ucraina, la sua sovranità e integrità territoriale. Una pace giusta coerente con i principi della Carta delle Nazioni unite".