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Si barricano in casa per manifestare contro il nucleare: la protesta di 4 ragazzi di Greenpeace

Quattro ragazzi hanno deciso di chiudersi all’interno di un rifugio anti-radiazioni da qui al giorno del referendum sul nucleare: l’iniziativa, chiamata “I pazzi siete voi” vuole trasporre in Italia la situazione drammatica di Fukushima, dopo il terremoto dello scorso marzo.
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protesta nucleare

Succede che non sempre i giovani italiani ci stanno a passare per bamboccioni, succede che la maggioranza di questi ha una testa pensante con sinapsi perfettamente funzionanti, oltre che creative. E così succede che quattro giovani decidano di protestare contro il nucleare: ma non è la solita manifestazione di piazza,  tutta megafoni, bandiere gialle e striscioni. Stavolta la causa è troppo importante, e dunque si passa ai fatti. Come?

Quattro ragazzi, Alessandra, Pierpaolo, Giorgio e Luca resteranno chiusi in un bunker anti-radiazioni fino alla data del referendum sul nucleare previsto il prossimo 15 e 16 giugno. L'iniziativa, che porta il nome di "I pazzi siete voi", prevede un mese di reclusione: porte e finestre resteranno sigillate e i 4 non potranno cibarsi di insalata, latte, formaggio, pesce e carne freschi, come previsto dal protocollo di radioprotezione in vigore nelle aree del distretto di Fukushima, nei pressi della centrale Daiichi, profondamente danneggiata dal sisma giapponese dell'11 marzo scorso. I quattro "eroi" comunicheranno con l'esterno attraverso i social network: Facebook, Twitter e You Tube, mentre sui siti www.ipazzisietevoi.it (dove è possibile seguirli in streaming) e www.uomoplanetario.com saranno postati continui aggiornamenti sulla situazione all'interno del rifugio. L'obiettivo dell'impresa (è proprio il caso di dirlo) è quello di trasporre in Italia quella che è la condizione attuale giapponese, esprimendo in tal senso i rischi della costruzione di centrali nucleari e l'adozione dell'energia da esse prodotta. La pericolosità  connessa alla costruzione delle centrali nucleari è sotto gli occhi di tutti, specialmente in un territorio come quello italiano, ad alta attività sismica.

Questo è quanto hanno dichiarato all'interno del loro video -manifesto i 4 ragazzi: "Voi che minimizzate il disastro di Fukushima. Voi che pensate al vostro tornaconto personale alla faccia dell’interesse della comunità. Siete pazzi pericolosi. […] Vogliamo parlare ai ragazzi come noi… questa battaglia riguarda tutti. Diffondete i nostri messaggi, organizzatevi, inventatevi una vostra azione. La nostra protesta dovrà crescere ogni giorno di più".  L'estremo atto di protesta ha incontrato il favore di Greenpeace Italia, di cui i ragazzi fanno parte, che ha deciso di mettere a disposizione del coraggio e della determinazione di Alessandra, Pierpaolo, Giorgio e Luca tutto ciò di cui avranno bisogno in questo mese di reclusione. Per far sentire l'adesione alla protesta, se anche voi al prossimo referendum voterete SI' per dire  "no al nucleare" date la vostra adesione qui: al momento hanno già firmato diverse persone.

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