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Elezioni europee 2024

Sgarbi, Santoro e Mussolini: l’elenco di chi non è stato eletto alle Elezioni Europee 2024

Tanti gli esclusi illustri dalla lista dei prossimi 76 eurodeputati italiani. Mancano ovviamente i leader dei partiti che non hanno superato lo sbarramento, come Renzi e Calenda, ma anche Michele Santoro e Cateno De Luca. Negli altri partiti, non raccolgono abbastanza preferenze Alessandra Mussolini (FdI) e Vittorio Sgarbi (Forza Italia). Ce la fa in extremis l’ex direttore di Avvenire Marco Tarquinio.
A cura di Luca Capponi
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Dopo i risultati alle elezioni Europee, l'Italia ha eletto 76 deputati al prossimo Parlamento europeo e – va da sé – la lista degli esclusi è molto più lunga e non priva di nomi illustri. Tanto per cominciare, non andranno a Bruxelles i leader dei partiti che non hanno superato la soglia di sbarramento del 4%. E quindi, nulla da fare per Matteo Renzi e Emma Bonino di Stati Uniti d'Europa, così come per Carlo Calenda di Azione. Ma anche tra i partiti che hanno eletto alcuni deputati, non mancano i delusi. Vediamo nel dettaglio tutti coloro che non hanno ottenuto il numero di preferenze necessarie per andare a Strasburgo.

Santoro, De Luca e Bandecchi: tutti i leader fuori gioco

Michele Santoro, leader della lista Pace Terra e Dignità, ha ottenuto un discreto numero di preferenze: 36 mila al Nord-ovest, 30 mila al Centro e al Nord-Est, 35 mila al Sud. In totale, circa 150 mila voti ottenuti, così come Matteo Renzi. E però, esattamente come Matteo Renzi, paga il deludente risultato del suo partito. Pace Terra e Dignità non è riuscita a togliere abbastanza voti alle altre forze di sinistra: si è fermata al 2,19% e quindi nessun suo rappresentante andrà all'Europarlamento. Stesso discorso per Cateno De Luca. "Partiamo da un bacino di 500mila voti solo in Sicilia", aveva detto pochi giorni fa a Fanpage. La sua lista Libertà, però, supera a malapena l'1%. Ancora peggio la lista del sindaco di Terni Stefano Bandecchi: nemmeno lui andrà a Strasburgo perché la sua Alternativa popolare ottiene solo lo 0,4%.

Mussolini solo 16esima al Sud: escluso anche Sgarbi

Niente da fare nemmeno per Alessandra Mussolini. Candidata con Forza Italia, si deve accontentare del 16esimo posto nella circoscrizione Sud, con soli 7.314 voti. Al Centro ne prende ancora meno: solo 6 mila, peggio anche di Renata Polverini, che è un'altra delle esclusi illustri. Avaro di soddisfazioni anche il risultato di Vittorio Sgarbi: al Sud è decimo nella lista di Fratelli d'Italia (con 22 mila preferenze). Anche lui resterà in Italia e non volerà in Europa. Fuori dai giochi anche Laura Castelli ex viceministro dell'Economia nei governi Conte e Draghi. Fedele a Luigi di Maio, lasciò il Movimento 5 stelle per seguire il progetto politico dell'ex vicepremier. In queste Europee era seconda in lista in tutte le circoscrizioni di Libertà, che non ha superato lo sbarramento. Un altro escluso illustre è Claudio Borghi, il leghista che pochi giorni fa aveva chiesto addirittura le dimissioni del Capo dello Stato Sergio Mattarella.

Il flop di Cecchi Paone, Marco Tarquinio ce la fa

Alessandro Cecchi Paone realizza una sorta di record al contrario. Iscritto nelle liste di Stati Uniti d'Europa (che non ha superato lo sbarramento), è alla terza candidatura non riuscita su tre tentativi alle Europee. Nei due casi precedenti si era candidato con Forza Italia. Ce la fa in extremis Marco Tarquinio, che inizialmente sembrava non dovesse rientrare tra gli eletti. Le sue speranze erano legate al conteggio delle schede di Roma di cui ancora non erano noti i risultati, a causa del mancato funzionamento del sistema informatico che sta causando forti ritardi. Alla fine, nella circoscrizione Centro il Pd riesce a strappare un quinto seggio e l'ex direttore di Avvenire, arrivato sesto, potrà andare a Strasburgo grazie al fatto che la capolista Elly Schlein rinuncerà al suo seggio. Tarquinio era stato candidato dal Pd nonostante le polemiche per le sue posizioni antiabortiste e per la sua ostilità al sostegno militare all'Ucraina, tanto da proporre lo scioglimento della Nato.

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