Sfiducia a Bonafede, Delrio avverte i renziani: “Se passa mozione si apre crisi”
Non sarà solo un voto di sfiducia individuale. Ma il rischio è che a tremare sia tutto il governo. Domani il Senato voterà sulle mozioni di sfiducia al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. E il rischio è che Italia Viva sostenga la richiesta delle opposizioni. Una decisione che avrebbe ripercussioni su tutta la maggioranza, come assicura il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio: “Se passa una mozione di sfiducia a Bonafede si apre una vera crisi, non c'è dubbio. Non si può pensare che con il ministro della Giustizia, capo del principale partito in Parlamento, la cosa si risolve con una pacca sulla spalla”, afferma intervistato da Un Giorno da pecora, su Radio 1. Il messaggio è rivolto soprattutto ai renziani: “Iv? Possono recitare la preghiera ‘non ci indurre in tentazione', il ‘Padre Nostro', è una preghiera comune. Spero non si facciano tentare da una sfiducia, non avrebbe un significato per il Paese in un momento così difficile. Sono sereno, confido tutto si sistemerà dopo l'intervento del ministro”.
Italia Viva decisiva su sfiducia a Bonafede
Gli avvertimenti da parte di Italia Viva, però, non si interrompono. Ultimo in ordine di tempo quello del ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, in collegamento con Italia 7 Gold: “Nel mio partito c’è una grande spinta ad andare nella direzione del voto a favore di quella mozione, stiamo riflettendo. Spero che Crimi si ponga la questione nel considerare che Italia Viva è fondamentale per mantenere in piedi la maggioranza di governo”. La decisione di Iv verrà presa anche dopo aver ascoltato Bonafede in Aula, spiega ancora. Soprattutto sulla mozione presentata da Bonino, più che su quella delle opposizioni di centrodestra. I voti dei senatori renziani potrebbero essere decisivi, considerando il margine ristretto della maggioranza a Palazzo Madama. Se sostenessero la mozione, quasi certamente Bonafede verrebbe sfiduciato.
Il governo minimizza: nessun rischio
La tenuta del governo può essere messa a rischio dal voto di domani. Ma all’interno dell’esecutivo la preoccupazione sembra non essere eccessiva, come dimostrano le parole del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli: “Non rischia né il governo Conte né Alfonso Bonafede”. Ottimismo anche dal reggente del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi: “Sono convinto che la maggioranza voterà compatta. Il ministro della Giustizia è il capodelegazione del M5S al governo ed è un ministro importante, se qualcuno nella maggioranza vota la sfiducia ovviamente è una sfiducia al governo, questo è evidente a tutti, ma sono convinto che non ci saranno sorprese”, afferma a Sky Tg24. Il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, non ha dubbi: “Sfiduciare Bonafede significa sfiduciare il governo. Stanca vedere Italia Viva impegnata in ricerca visibilità mentre il resto del Governo lavora”.