Sesa, la sottosegretaria leghista Vannia Gava e gli incontri coi lobbisti mai rendicontati
"Vannia Gava e Fabrizio Ghedin non hanno adempiuto agli obblighi sulla trasparenza", scrive in una nota il capo di gabinetto del Ministero dell'ambiente, richiamando al rispetto della normativa vigente la sottosegretaria leghista coinvolta nell'inchiesta del team Backstair di Fanpage.it sulla Sesa, la municipalizzata dei rifiuti del comune di Este (Pd) e sul rapporto tra la Lega di Matteo Salvini e il business miliardario del compost.
Il Ministro dell'ambiente Sergio Costa aveva già richiamato, nel marzo del 2019, la leghista al rispetto della normativa sulla trasparenza, chiedendo di pubblicare sul sito l'elenco e le specifiche degli incontri avuti con gli stakeholders e aveva pertanto informato di questa mancanza anche la professoressa Silvana Riccio, responsabile della corruzione e della trasparenza. Dal suo insediamento, infatti, la sottosegretaria non aveva adempiuto agli obblighi del DM 257 del primo agosto 2018 che prevede che tutti pubblichino le persone in entrata e in uscita dalle stanze del ministero: lobbisti, collaboratori, rappresentanti di aziende e gruppi di interessi.
La sottosegretaria non risponde fino alla pubblicazione dell'inchiesta di Fanpage.it, quando il ministro Costa reitera la richiesta alla Gava, chiedendo stavolta che vengano messe a conoscenza anche le attività del suo collaboratore, Fabrizio Ghedin:
Oggi, dopo la pubblicazione dell'inchiesta e dopo le dimissioni del suo collaboratore, la Gava ha aggiornato la scheda sul sito ufficiale, ma la rendicontazione sembra molto scarna e soprattutto mancano all'appello quasi tre mesi di attività.
Gava, raggiunta telefonicamente da Fanpage.it, nega ogni addebito: "Immagino che in estate non ci sia niente da scrivere, quindi fate pure, io sono totalmente serena, perché non mi coinvolge". Alla sottosegretaria abbiamo chiesto conto di un video nel quale promuove, facendone lunghe lodi, la Bioman (una delle aziende riconducibili a Mandato, oggetto dell’inchiesta di Fanpage.it). Azienda di cui fino a poco prima delle elezioni europee era vicepresidente un altro leghista, il senatore Gianpaolo Vallardi. Mentre un'altra azienda riconducibile sempre a Mandato era stata beccata a finanziare con 30mila euro il suo partito.
"Quale conflitto di interessi? Io mi sono sempre recato nelle aziende che lavorano, lo faccio da quando ero amministratore, l’ho sempre fatto con qualsiasi azienda" – ha risposto la Gava.
Eppure proprio nella Bioman lavorava come responsabile della comunicazione il suo collaboratore, oggi dimissionario, Fabrizio Ghedin (“un mio collaboratore che aveva un contratto di collaborazione di comunicazione web e che ha ritenuto di dare le dimissioni per tutelare la sua immagine”). Però, alla domanda sul come e il perché abbia assunto proprio lui, che aveva già incarichi nelle azienda di smaltimento, risponde in modo vago e contraddittorio: “Io vado a visitare tutte le aziende che lavorano in ambito di raccolta e selezione dei rifiuti. Io ho una mia idea di economia circolare che non va ad agevolare qualcuno”.