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Sentenza Ruby, Berlusconi: “Sono innocente, resisterò alla persecuzione”

L’ex Premier affida ad una nota il suo rammarico per la sentenza di condanna a sette anni di reclusione. “Ero veramente convinto che mi assolvessero perché sono assolutamente innocente” ha scritto il Cavaliere.
A cura di Antonio Palma
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Non ha nessuna intenzione di arrendersi Silvio Berlusconi dopo la sentenza di primo grado del processo Ruby in cui è stato condannato sette anni di reclusione per concussione e prostituzione minorile e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. In una nota l'ex Premier rivela tutto il suo rammarico per la sentenza del tribunale di Milano ma assicura che combatterà contro quella che per lui e una persecuzione. "Ero veramente convinto che mi assolvessero perché nei fatti non c'era davvero nessuna possibilità di condannarmi" ha sottolineato Berlusconi nella nota diffusa questa sera aggiungendo "è stata emessa una sentenza incredibile, di una violenza mai vista né sentita prima, per cercare di eliminarmi dalla vita politica di questo Paese".

"Intendo resistere a questa persecuzione" – "Non è soltanto una pagina di malagiustizia è un'offesa a tutti quegli italiani che hanno creduto in me e hanno avuto fiducia nel mio impegno per il Paese" ha poi attaccato il Cavaliere confermando che darà battaglia contro questa sentenza. "Io, ancora una volta, intendo resistere a questa persecuzione" ha annunciato Berlusconi aggiungendo "perché sono assolutamente innocente e non voglio in nessun modo abbandonare la mia battaglia per fare dell'Italia un paese davvero libero e giusto".

Dello stesso tono sono state anche le dichiarazioni della figlia del leader del Pdl Marina Berlusconi. "Non chiamiamola sentenza. Non chiamiamolo processo. Soprattutto, non chiamiamola giustizia" ha tuonato Marina aggiungendo "Quello cui abbiamo dovuto assistere è uno spettacolo assurdo che con la giustizia nulla ha a che vedere, uno spettacolo che la giustizia non si merita". "La condanna era scritta fin dall'inizio, nel copione messo in scena dalla Procura di Milano" ha proseguito la presidente di Fininvest dopo la condanna del padre. "Tutto il castello crollerà, è certo, la verità verrà ristabilita, ma questo non basta in alcun modo a mitigare l'amarezza e lo sdegno" ha concluso Marina Berlusconi.

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