video suggerito
video suggerito

Senato vuoto mentre si parla di violenza di genere: la maggioranza è assente

Senato quasi vuoto durante l’interrogazione del viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, sulla violenza di genere. Presenti soltanto gli interroganti del Partito democratico, mentre la maggioranza era assente.
A cura di Giulia Casula
882 CONDIVISIONI
Immagine

"Giovedì mattina. Aula Senato. Interrogazione sulla violenza di genere, la tutela delle vittime, gli atti persecutori. La maggioranza". A scriverlo sui social è il senatore del Pd Filippo Sensi postando la foto dei banchi del centrodestra deserti. Oggi l'Aula di Palazzo Madama appariva quasi deserta durante l'interrogazione del viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, sulla violenza di genere. Presenti gli interroganti del Partito democratico, mentre la maggioranza era assente.

Nel video pubblicato da Sensi nei suoi profili social si vedono i banchi della maggioranza completamente vuoti. L'interrogazione era incentrata sulle iniziative del governo per contrastare la violenza di genere, tema tornato nuovamente al centro del dibattito dopo i casi di femminicidio di Ilaria Sula e Sara Campanella e a seguito della pubblicazione delle motivazioni della sentenza nei confronti di Filippo Turetta. Negli scorsi giorni sono state diverse le mobilitazioni da parte di associazioni e università – da Roma a Messina – a cui hanno partecipato migliaia di persone.

In particolare, i parlamentari dem hanno chiesto al governo come intende agire "per rafforzare la formazione di tutti gli operatori coinvolti nel trattamento di casi di violenza contro le donne, ivi compresa la magistratura giudicante, al fine di superare l’uso in giudizio di stereotipi e di un linguaggio non rispettoso della dignità delle persone offese ed evitare qualsiasi forma di vittimizzazione secondaria", si legge.

Ma mentre i dem illustravano l'interrogazione, il Senato era quasi vuoto. Il viceministro Sisto ha risposto ricordando l’impegno di via Arenula nel contrasto alla violenza di genere, sottolineando gli ultimi interventi normativi. Tra questi c'è il disegno di legge che ha introdotto il reato autonomo di femminicidio, e che prevede l’ergastolo per chi uccide una donna per motivi legati all’odio o alla discriminazione di genere, l’estensione delle misure cautelari e la formazione obbligatoria per i magistrati.

Eppure, nonostante i recenti casi di cronaca dimostrino che quello dei femminicidi e della violenza contro le donne non sia una semplice emergenza ma un fenomeno strutturale su cui intervenire rapidamente, i senatori della maggioranza non erano presenti in Aula. Insomma, un'occasione mancata per attribuire la giusta considerazione a una piaga che la scorsa settimana ha visto due giovani ragazze morire, a distanza di neanche ventiquattr'ore l'una dall'altra, uccise da due uomini che non accettavano la loro libertà.

882 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views