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Seminari anti-gender e laboratori di kung fu: così Fdi insegna ai giovani a diventare ‘veri patrioti’

Domani a Torino parte la kermesse di Fratelli d’Italia ‘Giovani adulti’, un festival rivolto ai giovani, finanziato dalla Regione Piemonte, che diventa un’occasione per fare propaganda neofascista.
A cura di Annalisa Cangemi
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La tre giorni di Fdi, chiamata ‘Giovani adulti', organizzata a Torino e rivolta soprattutto al mondo della scuola, non è ancora cominciata ma fa già discutere. L'edizione del festival di quest'anno, la seconda, è intitolata ‘Il Corpo del Mondo': l'evento è finanziato dalla Regione Piemonte – direttore artistico il giornalista Francesco Borgonovo – e inizia domani. L'edizione dell'anno scorso è costata 100mila euro, quest'anno la cifra potrebbe essere la stessa.

Il programma, con oltre quaranta laboratori, artistici, formativi e sportivi, ha generato già polemiche e ha messo in allarme il centrosinistra, perché, è l'accusa, si tratterebbe di un evento di propaganda neofascista. Chiara Gribaudo, vicepresidente del Pd, lo ha ribattezzato il festival dei "nuovi balilla". E diversi insegnanti e presidi hanno già fatto sapere che non manderanno le loro classi.

Con i giovani "affronteremo un allenamento valido per il corpo e per la mente, cercando di trovare – in un mondo che si smaterializza nell'artificialità delle reti e delle piattaforme – uno spazio per la carne, il sangue e ovviamente l'anima", si legge nella presentazione.

Ce ne è per tutti i gusti, dai laboratori di kung fu alla ‘scuola di cavalleria', dall'autodifesa alle arti marziali. Il menu degli appuntamenti prevede poi diversi incontri per insegnare ai ragazzi a essere dei ‘veri patrioti', seminari contro ‘l'ideologia gender', dall'evocativo titolo ‘maschi contro femmine' (con buona pace della tanto decantata educazione all'affettività). E ancora un panel con intervento del filosofo Massimiliano Pappalardo, autore di ‘Che fine ha fatto papà?', per ragionare sul tema dell'eccessiva femminilizzazione dei padri, e della diffusione delle madri troppo paterne. Ma c'è spazio anche per un incontro con don Ambrogio Mazzai, prete tiktoker che in passato ha avuto modo di esprimere le sue idee contro la masturbazione, che "crea dipendenza come la droga", e contro l'aborto, definito addirittura "sterminio di massa". Non mancano poi seminari sulla guerra, come ‘La guerra spiegata ai ragazzi', in cui prenderanno la parola incursori dell’Esercito.

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L'associazione che organizza l'evento, ‘Fiori di ciliegio', tra l'altro è presieduta dal consigliere comunale e provinciale di Fdi, Davide D'agostino, delfino di Maurizio Marrone, il consigliere regionale sempre di Fratelli d'Italia, che promuove l'iniziativa ed eroga appunto i 100mila euro per coprire le spese. L'associazione sostiene di aver avuto 12 adesioni da parte delle scuole, ma non ha diffuso i nomi delle scuole che parteciperanno. Tra gli ospiti della kermesse, che si tiene nella Cascina Giajone, lo storico edificio nel cuore di Mirafiori Nord, ci sono Beatrice Venezi, Giuseppe Cruciani, Maurizio Belpietro, Moni Ovadia, Dino Giarrusso, Giulio Cavalli.

"Quest'anno, il programma si concentra sul tema del corpo. Sui corpi si dà battaglia, dei corpi si discute nei talk show e sui giornali, sui corpi si misurano le grandi sfide della politica che non a caso diviene biopolitica. Giusto confrontarsi allora con ragazze e ragazzi che il corpo iniziano a viverlo e a scoprirlo, a muoverlo e a educarlo", si legge ancora nel testo di presentazione.
"Arte, letteratura, pensiero, attività sportiva all'aperto a riempire il vuoto di quartieri altrimenti abbandonati allo spaccio di droga o al degrado dell'abusivismo – spiega l'assessore Maurizio Marrone, molto vicino a Giorgia Meloni -. Dove si allestisce un confronto pubblico su temi di attualità come le guerre in corso, oppure un ring per insegnare arti marziali, non nascerà una piazza di spaccio e a Torino, nessuno più di ‘GiovaniAdulti', porta nomi straordinari del giornalismo, della musica e dello spettacolo a contatto diretto con i giovani delle periferie".

Le reazioni

"La destra fa entrare tutta la sua propaganda più reazionaria nelle scuole", attacca la vicepresidente dem Chiara Gribaudo, che aggiunge: "Come se non bastasse, a chiudere la prima giornata, una bella iniziativa dal titolo: ‘il corpo della nazione' con Borgonovo de La Verità (che è anche il ‘direttore artistico' del Festival), Maurizio Belpietro e Francesco Giubilei. Un concentrato di amichettismo e indottrinamento. Un posto di lavoro pagato con i soldi di tutti a un amico non si nega mai, specialmente se questo è finalizzato a riportare indietro di 80 anni la scuola. Gli stessi che ogni giorno strepitano contro la fantomatica ideologia gender portano nelle scuole qualcosa che se non è culturalmente fascista ci si avvicina molto.”

Infine la deputata dem si rivolge direttamente al presidente della Regione: "E il presunto moderato Cirio cosa dice? Nulla, tenuto sotto scacco dall’estrema destra che lui stesso ha voluto in Giunta. Stanno mettendo sul Piemonte, un tempo culla di progresso e diritti, un’enorme nube nera. La misura è colma: giù le mani dalle scuole".

Quest'anno la consigliera regionale del Pd, Nadia Conticelli, ha fatto un accesso agli atti, e allo scadere dei 30 giorni previsti potrà verificare dai documenti ufficiali quanto è stato speso. "È l'ultima cosa di cui i giovani hanno bisogno. L'evento viene proposto per il secondo anno di fila, e la cosa che più ci fa male è che sia stato spacciato come evento per affrontare il disagio giovanile nelle periferie. Abbiamo un problema di minori non accompagnati, di fragilità psicologica dei ragazzi, di baby gang, di seconde generazioni che non hanno opportunità. Una sorta di festival pseudo-culturale di questo tipo a cosa serve? Il filo conduttore degli incontri è esattamente il contrario di quello che serve come risposta alla fragilità dei giovani", denuncia a Fanpage.it la consigliera regionale dem Nadia Conticelli, che è anche insegnante di italiano e latino.

"Quest'anno si utilizza come tema corpo, nella presentazione della tre giorni si punta proprio su questo, togliere fisicamente i giovani dallo smartphone, per offrire loro arti marziali e una cultura militarista. Per carità lo sport è integrazione, è comunità, gioco di squadra, è un'arma potente di promozione sociale, come la cultura. Ma nel logo c'è il Discobolo, cosa significa? È la riproposizione del modello fascista? O si vuole tornare a una visione classica? Il primo caso nemmeno lo commento, e a questo punto non si devono offendere se li chiamiamo fascisti. Ma la perfezione del corpo, che tanto veniva ricercata nel mondo classico, è il contrario di ciò che può aiutare i giovani oggi, che hanno proprio il problema dell'apparire, del body shaming. È un corto circuito. Spero che i ragazzi disertino l'evento, farebbe loro del male".

"Stanno spendendo 100mila euro della Regione per un festival fascista. Lo scorso anno avevano chiesto anche un contributo a una circoscrizione, attraverso un accesso agli atti ho portato questo fatto all'interno della commissione controllo di gestione del Comune, e la richiesta di contributo, che era stata deliberata, è stata ritirata. Quest'anno come Pd verificheremo tutte le spese e le rendicontazioni. Con 100mila euro si potrebbero fare tanti progetti utili per i minori delle periferie, offrire sostegno scolastico, coinvolgendo il Terzo settore".

A esprimere preoccupazione è anche l'Anpi, tramite il presidente della sezione Nicola Grosa di Torino, Augusto Montaruli: "A me pare sia un'iniziativa che denuncia il complesso d'inferiorità di Fratelli d'Italia, rispetto alla sinistra", dice a Fanpage.it l'esponente dell'Anpi.

"Questo tipo di eventi fanno parte del Dna della sinistra. Il problema è che si tratta a tutti gli effetti di un evento istituzionale, organizzato dall'assessore meloniano Marrone, pur essendo un evento di matrice culturale di destra. È come se la Festa dell'Unità o la festa di Sinistra Ecologista fosse finanziata da soldi pubblici del Comune di Torino. Non funziona così. Un'iniziativa che si intitola ‘Giovani adulti' dovrebbe parlare essenzialmente di lavoro e sanità. Invece qui si parla di cavalleria e di arti marziali".

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