La denuncia è di Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà – Sinistra Italiana alla Camera dei deputati: “C’è un fondo Boschi, che quest’anno può contare su un miliardo e mezzo di euro di cui non sappiamo nulla. Domandiamo al premier e al governo di questo Paese a che serve un fondo le cui risorse non sono specificate e di cui non si conosce la destinazione. Non vorremmo che servisse a far crescere anche la campagna referendaria direttamente dalla postazione di comando di palazzo Chigi”. L’esponente di Sel – Si aggiunge poi un ulteriore elemento di preoccupazione: “Chiediamo chiarimenti sulla presunta "struttura dalla denominazione un po' pittoresca e minacciosa (‘la bestia')" che sarebbe stata attivata per sostenere la vittoria del Si' al referendum costituzionale”.
La replica del PD non si è fatta attendere, con il capogruppo alla Camera Rosato che ha parlato di “calura estiva che gioca brutti scherzi”, aggiungendo: “Non esiste nessun fondo Boschi, è solo frutto della sua fantasia”.
Ma di cosa si tratta? Cos’è questo Fondo Boschi? Stiamo parlando del fondo per le esigenze indifferibili, che è a disposizione della Presidenza del Consiglio e che sarà finanziato con 955 milioni di euro per il 2016 (ieri la Commissione Bilancio ha votato il Rendiconto e assestamento di bilancio). La cifra di 1,5 miliardi viene fuori sommando la dotazione 2016, con quelle degli anni precedenti, 546 milioni e 25 milioni di euro per 2015 e 2014.
Tali risorse, però, non possono essere spese per voci non previste dal bilancio e al momento non risultano destinazioni relative al referendum sulla riforma della Costituzione (a meno che non si intervenga con una legge ad hoc).
Tutto ok, dunque? Più o meno, perché il punto è capire a cosa servano queste risorse e quale ragione vi sia dietro l’enorme aumento del finanziamento del Fondo. Un miliardo di euro, per dire, è più o meno la somma che il Governo ha stanziato per il 2017 per il contrasto alla povertà. Altro che spese indifferibili, insomma.