Segre, Mattarella: “Se ha bisogno della scorta significa che odio e intolleranza sono concreti”
La scorta a Liliana Segre, la senatrice a vita che ha vissuto la terribile esperienza dei campi di sterminio, è per il Capo dello Stato il segno che l'odio e l'intolleranza sono pericoli concreti. "I bambini chiedono solidarietà e aiuto vicendevole contro intolleranza, odio e contrapposizione e non sono alternative astratte ma estremamente concrete. Se è necessario a una signora anziana che non ha mai fatto male alcuno ma che il male lo ha subito da bambina in modo crudele come Liliana Segre di avere una scorta vuol dire che questi interrogativi dei bambini, che chiedono solidarietà invece di odio, non sono astratti o retorici ma molto concreti". Sono le parole pronunciate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che è intervenuto alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico del Campus Biomedico a Roma.
Sergio Mattarella si è schierato nuovamente a fianco della senatrice a vita, cui da ieri, 7 novembre, è stata assegnata la tutela dalla prefettura di Milano, per colpa delle minacce subite, oltre 200 al giorno. "Se qualcuno arriva a dire in un autobus a una bimbetta di sette anni ‘non puoi sederti accanto a me perché hai la pelle di colore differente'" o se la senatrice Segre deve essere sempre affiancata da due carabinieri durante le sue uscite pubbliche, in cui spesso partecipa a eventi di commemorazione per le vittime della Shoah, portando la sua testimonianza di Auschwitz, significa per il presidente della Repubblica che non si può restare indifferenti. "Contro la chiusura egoistica e contro l'indifferenza occorre dunque avere un senso di responsabilità. I bambini lo percepiscono, chiedono solidarietà contro intolleranza, l'odio e la contrapposizione", ha aggiunto Mattarella.
La senatrice si è detta molto amareggiata, dopo le ultime polemiche che l'hanno direttamente investita. Ultima in ordine di tempo la decisione del sindaco di Pescara di non concederle la cittadinanza onoraria, proposta che era stata avanzata dal centrosinistra. Gli insulti quotidiani, che non sono diminuiti nemmeno dopo la notizia della protezione che si è resa necessaria per la sua sicurezza, hanno spinto la parlamentare 89enne a rivedere il suo ruolo all'interno della commissione contro l'odio, il razzismo, l'antisemitismo, da lei promossa. Segre sta pensando di ritirarsi, nonostante l'appello di molti parlamentari, che temono che un suo passo indietro possa essere letto dagli ‘haters' in rete come una sua sconfitta.