Secondo Schlein la riforma costituzionale è un “fumogeno per distogliere attenzione da manovra iniqua”
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"Giorgia Meloni ha avuto il coraggio di chiamare il suo pasticcio costituzionale “la madre di tutte le riforme”, mentre tradisce per prime le madri e i padri di questo Paese nella legge di bilancio": a scriverlo sui social è la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, commentando la riforma costituzionale appena approvata dal governo. Per la leader dem la riforma costituzionale non è altro che un tentativo di distrarre dal disastro economico in cui si trova il Paese. Il governo "aumenta le tasse su pannolini, seggiolini e assorbenti, non investe sugli asili nido, dimentica la scuola, taglia sulla sanità e sulle disabilità, non mette un euro sulle persone non autosufficienti", dice Schlein, accusando la maggioranza di "buttare fuori proprio adesso – che caso! – una riforma costituzionale pasticciata e pericolosa per distogliere l’attenzione da una manovra che sbugiarda la loro propaganda elettorale e non dà risposte al Paese".
La Manovra, secondo Schlein, "aggrava il carico di cura sulle famiglie che pesa soprattutto sulle donne, tenendole a freno nel lavoro e nell’impresa". Non solo: "Una manovra che è un capolavoro di iniquità perché riesce a colpire tutte le generazioni: le più anziane perché fa cassa sulla sanità e sulle pensioni dei dipendenti pubblici e delle donne, le nuove generazioni perché mancano completamente il diritto allo studio, il diritto alla casa, il clima, il trasporto pubblico e il salario minimo. Insomma, una manovra senza futuro. Con il taglio del cuneo, la riforma fiscale e ora pure gli sgravi per le lavoratrici con figli che durano solo il tempo di scavalcare le europee".
La riforma costituzionale, ad ogni modo, dovrà passare per il Parlamento. E in quella sede anche la ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati, ha aperto alle modifiche: "Il Parlamento è il luogo naturale del dibattito politico per cui un testo non può mai considerarsi "blindato". Se le modifiche saranno coerenti con la ratio della riforma costituzionale sono pronta a discuterle. L'importante è che l'approccio delle opposizioni non sia "pregiudiziale", nel senso che il dialogo non si traduca in un monologo", ha detto rispondendo a una domanda di Affaritaliani.it.