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Secondo Meloni ci sono “strumenti più efficaci” del Mes: perché si sta parlando di unione bancaria

“Ci sono strumenti che sono più efficaci. In tema di backstop il Mes è la Cassazione, il primo e il secondo grado sono l’unione bancaria”: lo ha detto Giorgia Meloni parlando con i giornalisti a margine del Consiglio Ue.
A cura di Annalisa Girardi
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Giorgia Meloni è contraria al Mes, non l'ha mai nascosto. Al contrario, ha promesso che finché sarà lei la presidente del Consiglio l'Italia non accederà mai al fondo Salva Stati, dicendosi pronta a firmarlo con il sangue. Nel frattempo l'Italia rimane l'unico Paese dell'Eurozona a non aver ratificato la riforma del Mes e l'argomento è tornato a far parlare di sé in questi giorni di Consiglio europeo: "La materia non va discussa a monte ma a valle e nel contesto nel quale opera. Ci sono strumenti che sono più efficaci nell'attuale contesto – ha detto Meloni parlando con i giornalisti – Stamattina abbiamo discusso di unione bancaria: in tema di backstop il Mes è la Cassazione, il primo e il secondo grado sono l'unione bancaria. É un ragionamento che si può fare solo in un quadro complessivo".

A margine dell'Euro Summit, il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, ha insistito perché si vada "avanti con la piena ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità". Donohoe ha riferito insieme alla presidente della Bce, Christine Lagarde, sulla situazione che sta attraversando l'Eurozona con i terremoti bancari delle ultime settimane, affermando che nonostante il sistema europeo sia stabile, è comunque urgente procedere con l'Unione bancaria e con la ratifica della riforma del Mes da parte di tutti i Paesi.

Il presidente dell'Eurogruppo ha comunque precisato che la decisione finale spetta "al Parlamento italiano e, naturalmente, al governo italiano". Per poi aggiungere: "Mi limiterò a sottolineare ancora una volta ciò che ho fatto in precedenza, ovvero il valore della ratifica del trattato nel suo complesso da parte di tutti i membri, perché giocherà un ruolo prezioso nel modo in cui potremo rafforzare la nostra collaborazione per tutti".

Sulla questione, però, Meloni non sembra intenzionata a cambiare idea: "Gli strumenti sono strumenti e si giudicano in relazione alla loro efficacia in un determinato contesto. Il governo ha ricevuto il mandato del Parlamento a non ratificare la riforma in assenza di un quadro normativo chiaro", aveva detto qualche giorno fa.

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