Secondo il Fondo monetario internazionale l’economia italiana potrebbe crescere più del previsto
L'economia italiana potrebbe crescere più del previsto. Parola del Fondo monetario internazionale, che ha alzato le stime di crescita per l'Italia. Ora si parla di un aumento dell'1,1% del Pil per questo e il prossimo anno e di un ulteriore rimbalzo per il 2025. Nelle previsioni di aprile, invece, quest'anno l'Italia sarebbe dovuta crescere dello 0,7%. Per i prossimi anni però, avverte l'Fmi, conterà anche tanto la spinta del Pnrr: "La piena e tempestiva attuazione del Pnrr dell'Italia è necessaria per aumentare la produttività e stimolare la crescita potenziale. Serve un piano credibile di riduzione del debito a medio termine, sostenuto da misure specifiche per attenuare ulteriormente i rischi".
Anche il Mef ha aggiustato le previsioni che aveva inserito nel Documento di economia e finanza. Ad annunciarlo è il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, al festival di Trento. "L'auspicio è di una crescita del Pil dell'1,2-1,4%. L'approccio del governo sulle previsioni è sempre stata prudente, non abbiamo mai venduto quello che non avevamo", ha detto l'esponente leghista. Nel Def le previsioni di crescita parlavano di un aumento del Pil dell'1%.
Giorgetti da Trento ha anche risposto alle preoccupazioni del Fmi sul debito pubblico italiano: "L'aumento del nostro debito è frutto anche ad una serie di shock esterni, come la guerra in Ucraina. Ora si tratta di affrontarlo, lo stiamo riducendo è un impegno che noi ci siamo assunti", ha detto.
Oltre alla questione dell'elevato debito pubblico e dei ritardi e delle difficoltà legate al Pnrr, per l'Fmi c'è anche un altro elemento di rischio: l'inflazione. Secondo le previsioni questa dovrebbe tornare attorno al 2% solamente nel 2026. Ma, allo stesso tempo, il continuo inasprimento dei tassi da parte della Bce (che stanno aiutando a contenere l'inflazione) rendono molto più complicato per il nostro Paese finanziarsi sui mercati. Insomma, ci sono diversi elementi che ancora pesano sullo scenario tanto italiano quanto internazionale e che rendono incerte le previsioni future. Ma, per ora, queste sembrano in miglioramento.