Sea Watch, la Germania chiede di liberare Carola Rackete. Conte gela Merkel: “Io non intervengo”
La Germania chiede di liberare immediatamente la comandante della Sea Watch, Carola Rackete. Roma, attraverso il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sembra rispondere picche. Chiara la posizione di Berlino, espressa dal ministro degli Esteri tedesco, Heiko Mass, secondo cui in uno Stato di diritto “dal nostro punto di vista può esservi soltanto il rilascio di Carola Rackete: lo chiarirò ancora una volta all’Italia”. Maas sottolinea che la Germania è “contraria a criminalizzare le attività di salvataggio in mare” e mette sotto accusa l’Ue, sostenendo che “il mercanteggiamento sulla redistribuzione dei migranti è indegno e deve finire”.
La replica di Conte arriva dal Consiglio europeo: “Merkel mi ha chiesto della comandante della Sea Watch e le ho detto che come in Germania l'esecutivo è distinto dal potere giudiziario e io non intervengo: è nelle mani della magistratura”. Una risposta che lascia intendere come Conte non voglia intromettersi nella vicenda, lasciando che sia la magistratura e non la politica ad occuparsene.
Il governo tedesco, attraverso la portavoce Martina Fietz, spiega di non poter “intervenire sulla giustizia italiana”, ribadendo che comunque “le accuse vanno verificate. Seguiamo la situazione molto attentamente. Attualmente il governo tedesco si sta adoperando per una soluzione europea”. La portavoce del governo tedesco non si schiera esplicitamente e non condanna né elogia l'operato della comandante della Sea Watch: “L’impegno umanitario per salvare vite in mare merita rispetto, ma deve anche essere coerente con la legge vigente”. Fietz parla ancora dell’arresto di Carola Rackete spiegando che “la situazione ora è coordinata da Bruxelles: cerchiamo di mantenere aperti tutti i canali di comunicazione”. Il caso, inoltre, è stato affrontato durante il Consiglio europeo e, come confermato da Conte, è stato discusso tra i leader dei due Paesi.
Mattarella chiede di abbassare i toni
Per stemperare i toni della polemica tra Roma e Berlino interviene anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che assicura: “Il rapporto tra Italia e Germania è talmente solido come amicizia e collaborazione che non può essere messo in discussione da alcunché”. Poi il capo dello Stato afferma che serve "un abbassamento generale dei toni che consenta di affrontare con maggiore serenità e concretezza la questione" dei migranti.